Terni, sette medici a processo: avrebbero somministrato farmaci fuori legge
TERNI – Nuova fase del processo davanti al giudice Rossana Taverna per i tre medici e quattro infermiere accusati di esercizio abusivo della professione e somministrazione di farmaci guasti. In udienza mercoledì pomeriggio sono stati ascoltati quattro testimoni delle difese.
Il primo medico, allora direttore del Day Hospital Oncologico Dipartimentale del Presidio Ospedaliero di Orvieto dell’Azienda Usl Umbria 2 – secondo la procura – si sarebbe sostituito al farmacista somministrando ai pazienti dei farmaci antiblastici che combattono lo sviluppo dei tumori.
Stessa contestazione della procura per gli altri due medici dirigenti e le quattro infermiere dell’Ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto.
Nello specifico tutti e sette i medici in concorso tra loro “si sarebbero sostituiti alla farmacista nell’allestire, in un laboratorio galenico privo dei requisiti minimi strutturali e strumentali, preparati antiblastici e per averli validati e somministrati quali conformi operazioni che può effettuare solo ed esclusivamente il farmacista.”
Avrebbero poi, sempre in concorso tra loro, somministrato i farmaci per le chemioterapie senza documentare qualità, quantità, correttezza delle operazioni, rispondenza alle procedure stabilite, la verifica della corretta compilazione dell’etichetta compresa anche l’indicazione delle modalità di conservazione, in relazione alle Norme di Buona Salute.
I Carabinieri del Nas di Perugia, a seguito di inagini mirate, avevano scoperto numerose irregolarità nella preparazione e somministrazione di farmaci antibasistici, utilizzati per la chemioterapia.
Il 10 Marzo scorso in aula erano stati ascoltati proprio i militari del Nas ed il direttore della struttura complessa di oncologia del Santa Maria di Terni, Fausto Roila.
L’udienza è stata rinviata al prossimo 26 ottobre per la discussione delle difese. Nell’occasione gli imputati potrebbero fornire la propria versione dei fatti.