Terni, dall’Assemblea comunale Pd “spunti” per la giunta comunale

L’affluenza alle scorse amministrative, i risultati del voto a livello europeo e locale, ma anche un passaggio inevitabile sulla composizione della prossima giunta del Di Girolamo bis. L’assemblea comunale del Pd è stata, dopo la tornata elettorale, il primo momento di confronto interno al partito che, compatto, ha salutato con favore la designazione all’unanimità di Andrea Cavicchioli a capogruppo in consiglio comunale. 

“Una scelta unanime – ha detto il segretario dell’unione comunale Andrea Delli Guanti – è il primo segnale di una fase nuova, di una fase in cui si decide”. “Cavicchioli – ha rimarcato il presidente dell’Assemblea legislativa, Eros Brega – avrà il compito importante di tenere insieme i 14 consiglieri eletti”.

Al di là dell’analisi del voto, che ha raggiunto la sua nota più critica nell’intervento del senatore Gianluca Rossi che ha parlato di vittoria su Terni come di un “miracolo”, i passaggi più interessanti hanno riguardato le “indicazioni” per la composizione della prossima giunta comunale.

Brega ha detto che “bisogna consegnare al sindaco Di Girolamo chiaro: occorre cambiare non solo a parole”. Brega ha puntato l’accento anche sulla necessità di mettere in pista una squadra che segni la discontinuità con il passato, che sappia esprime professionalità, capacità e innovazione. Senza mezzi termini, il presidente dell’Assemblea legislativa ha aperto alla possibilità di ricorrere ad assessori esterni.  “Chi si è candidato – ha detto Brega – si è candidato a consigliere e non per l’esecutivo. Le due cose non hanno l’obbligo di stare insieme. Abbiamo la responsabilità di raccogliere il messaggio di innovazione che ci è venuto dai cittadini e di applicarlo almeno in quota Pd”.

Anche Andrea Delli Guanti ha parlato della necessità di imprimere una svolta verso l’innovazione “sin dalla definizione degli assetti. Non si tratta di una questione puramente nominalistica – ha detto – ma di darsi una prospettiva attraverso una nuova classe dirigente nuova che sappia accogliere la modernità”.

L’assessore Paparelli ha sottolineato come il “vento sia cambiato e le vecchie liturgie sono insopportabili agli elettori. Noi saremo la cartina di tornasole rispetto a quello che avverrà in regione. Non c’è più spazio per distinguo personalisti, per sottocorrenti e vecchie liturgie”.

Intanto domani il sindaco Di Girolamo riprenderà le consultazioni con i partiti e le liste che hanno sostenuto la sua candidatura. In settimana dovrebbe decidere sulla giunta

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