Castel Giorgio, il sottosegretario Bocci: “A Orvieto non sussistono problemi”
CASTEL GIORGIO – Circa 70 scosse di terremoto totali nell’Orvietano ed a Castel Giorgio sono già attivi due centri di accoglienza.
Il comune è stato quello più colpito dal sisma. Attivato subito il Centro Operativo Comunale, nei locali della scuola dell’infanzia ed operativi anche i due centri di accoglienza, uno nella palestra comunale e l’altro all’interno dell’oratorio.
Ieri nel paese è arrivato l’onorevole Gianpiero Bocci, sottosegretario del Ministero dell’Interno. Nell’ocassione è stato fatto il punto su tutte le attività svolte, le situazioni critiche, gli interventi ancora da ultimare.
«A Castel Giorgio sono salite a sei le abitazioni dichiarate inagibili per il terremoto – ha spiegato al sotto segretario il viceprefetto Gambassi – una delle quali era già disabitata e l’altra utilizzata solo per le vacanze e quindi non utilizzata in questo periodo. Le quattro famiglie che le abitavano si sono tutte trasferite dai parenti a eccezione di una che ha necessità di rimanere vicino alla casa e alla quale è stata messa a disposizione una roulotte da parte di un cittadino orvietano».
«Dopo gli ultimi controlli eseguiti ha spiegato ancora Gambassi il viceprefetto – sono inagibili la chiesa parrocchiale di San Pancrazio e il castello di Montalfina».
L’onorevole Bocci si è poi interessato aòla città di Orvieto: «A Orvieto non sussistono problemi – ha spiegato il sindaco Germani – tutti i controlli eseguiti alla diga di Corbara, al carcere, al duomo, alle scuole non hanno dato alcun esito sfavorevole. Nonostante questo si è però deciso, m accordo con gli altri sindaci del comprensorio, di sospendere le lezioni nelle scuole fino a lunedì».
Giovedì intorno alle 5.27 un’altra scossa di terremoto di magnitudo 3.2 ha colpito la zona di Castel Giorgio, con persone che si sono nuovamente riversate in strada. Continuano dunque i monitoraggi nella zona, mentre il comandante dei vigili del fuoco sta facendo arrivare una squadra da Viterbo per ulteriori controlli. E’ stato quindi deciso di riattivare, trasferendolo proprio a Castel Giorgio, il Centro operativo comunale chiuso ieri sera ad Orvieto. Visto anche il maltempo, presso la palestra comunale si sta inoltre allestendo un centro di accoglienza per i residenti che volessero usufruirne. “C’è molta preoccupazione tra gli abitanti – spiega Giuliano Santelli, responsabile della Protezione civile di Orvieto-, i bar del paese sono pieni e in molti hanno deciso di trasferirsi nelle auto”. Al momento non si registrano ulteriori danni alle abitazioni, ma sono in corso verifiche da parte di Protezione civile, carabinieri e polizia.
Dopo la scossa di terremoto più pesante di magnitudo 4.1 di tre notti fa e lo sciame sismico praticamente ininterrotto la popolazione è molto spaventata, ma la situazione rimane sotto controllo, con verifiche che stanno dando segnali positivi. Sono state molte le chiamate in questi giorni al centralino del 115. Intanto nella zona non risultate ulteriori criticità rispetto a quelle emerse dopo la scossa più violenta ed è stata confermata l’inagibilità di quattro appartamenti presenti in due stabili a Castel Giorgio.