Ora tutti parliamo di ‘’Costituzione’’. Ma conosciamo bene il senso e il valore di una’ Carta’. Sentiamo il parere di Valerio Onida, già Presidente della Corte Costituzionale.
‘’Costituzione’’, mai come in questo periodo gli italiani di medio livello politico-culturale, hanno usato e abusato questa parola.. Ma cosa significa ‘’Costituzione’’? Cosa è, o vuol essere, una ‘’Costituzione’’?
Facciamo parlare gli esperti, quelli che sanno davvero meglio il senso di questo ‘’termine oggi così in voga che lo utilizzano perfino gli ignari.
Scrive Valerio Onida: ‘’Nella storia l’idea di Costituzione è stata affidata a documenti giuridici e legislativi per affermare qualcosa di stabilito. L’Assemblea rivoluzionaria francese che nel 1789 avviò il primo processo costituente del Continente europeo , quando emanò la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, inserì all’articolo 16, una formula apparentemente strana: ‘’Un popolo che non riconosce i diritti dell’uomo e non attua la divisione dei poteri, non ha la Costituzione’’.
Da qui, aggiunge Onida, l’evolvere della Costituzione come ‘’regole fondamentali di ogni società politica che non può e non deve avere un potere assoluto concentrato nella persona del Sovrano, ma un potere regolato e suddiviso fra più autorità, cioè sulla divisione dei poteri’’.
E poi: ‘’Le Costituzioni moderne nascono per limitare il potere e garantire i diritti, cioè sono un patto tra chi detiene il potere e i soggetti di diritti che riconoscono l’autorità’’.
Dopo aver ricordato che quasi tutti gli Stati moderni (tranne la Gran Bretagna) hanno una Costituzione scritta, Onida ricorda che nella nostra epoca il costituzionalismo continua ad avere l’impronta dei testi costituzionali francesi e indugia ‘’non solo sulla divisione dei poteri, ma anche sul principio democratico secondo cui i cittadini hanno diritto alla formazione della volontà collettiva e all’elezione almeno di alcuni organi investiti dei poteri supremi, come le assemblee parlamentari. Poteri- insiste- che proprio dalle Costituzioni devono essere limitati anche nel legittimo esercizio’’.
Ulteriore precisazione:’’ Le Costituzioni prevedono anche il modo in cui possono essere modificate, però è normale che le procedure attraverso le quali ciò possa avvenire, siano procedure più complesse e difficili Da realizzare di quanto non siano le normali procedure legislative. La Costituzione, cioè, non è liberamente disponibile da parte della maggioranza. La Costituzione contiene le regole attraverso cui la maggioranza può decidere, ma fissa anche i princìpi da cui la stessa maggioranza non può discostarsi , dovendo prevalere la tutela di interessi che non sono appannaggio della sola maggioranza’’. Non è antidemocratica la Costituzione che vincola e limita lo stesso popolo che si esprime attraverso la maggioranza. Questi vincoli sono essenza della democrazia costituzionale’’.