Gubbio, la giunta alla Festa dei Gigli di Nola: rinnovato il patto della “Rete”
GUBBIO – Si sono ritrovati a Nola per la Festa dei Gigli tutti i rappresentanti della “Rete delle macchine a spalla”. A rappresentare Gubbio il vicesindaco Rita Cecchetti e l’assessore Alessia Tasso. L’occasione è stata utile per rinsaldare l’unità d’intenti e la collaborazione tra importanti realtà. “La rete è stata un’intuizione vincente che ha messo a sistema un pezzo di storia del nostro Paese elevandola a livello internazionale. Per noi la rete – ha detto il deputato dem Alessandro Mazzoli, che ha partecipato all’iniziativa – è identità di ogni singolo territorio che si fonde con le altre per affrontare le sfide future”.
Per l’occasione, è stato rinnovato anche il cosiddetto “Patto di Nola”, quello che dieci anni fa diede i natali alla rete tra la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi e la Faradda di li candareri di Sassari e i Ceri di Gubbio, poi coronata nel 2013 con il riconoscimento Unesco (a esclusione di Gubbio). A ritirare il documento per Viterbo il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba che lo sottoporrà alla firma del sindaco Leonardo Michelini. Insieme a Mazzoli, erano presenti anche i colleghi parlamentari del Pd Massimiliano Manfredi (Nola) e Giovanna Sanna (Sassari), oltre al sindaco di Sassari, Nicola Sanna, mentre per Gubbio hanno partecipato il vicesindaco Rita Cecchetti e l’assessore Alessia Tasso, tutti invitati dal sindaco di Nola, Geremia Biancardi. Ha partecipato anche Patrizia Nardi, promotrice della rete.
“E’ il secondo anno che vengo a Nola e per me – ha detto Mazzoli – è una grande emozione che si rinnova. L’esperienza della rete ha segnato profondamente il senso di appartenenza alle nostre tradizioni. In Parlamento stiamo lavorando perché la sfida vada avanti: una novità importante, per ora approvata alla Camera e ci auguriamo poi al Senato, è l’approvazione della legge che equipara il patrimonio immateriale dell’Unesco a quello materiale. Fino a poco tempo fa la legislazione prevedeva esclusivamente la valorizzazione di quello materiale, noi abbiamo compiuto un buon lavoro perché finalmente il patrimonio immateriale è considerato alla pari del primo e ci siamo riusciti grazie alla condivisone di rete”. “Un risultato – ha ribadito Mazzoli – ottenuto grazie a due proposte di legge: una sottoscritta da Paolo Russo e l’altra da me come primo firmatario, insieme a Massimiliano Manfredi, Giovanna Sanna e Demetrio Battaglia. Abbiamo ottenuto il primo risultato alla Camera con un’approvazione pressoché all’unanimità e incassato la disponibilità del ministero a stanziare risorse aggiuntive pari a 800mila euro. Questa circostanza aiuta il lavoro che stiamo facendo nel rafforzamento della rete. Sono convinto che questa sia la strada giusta, con la speranza che il percorso legislativo trovi compimento nel più breve tempo possibile”.
Mazzoli ha assistito alla sfilata dei comitati che è terminata con la benedizione del vescovo e ha potuto ammirare da vicino il Giglio del sarto che quest’anno ha onorato le quattro città della rete, riportando Santa Rosa e altri elementi dei Candelieri e della Varia nel rivestimento di cartapesta