Foligno, nominati i liquidatori Fils: Mattioli e Baliani. Mismetti replica a Piccolotti
FOLIGNO – Stefano Mattioli e Feliciano Baliani, attuali membri del consiglio di amministrazione della Fils, sono stati nominati liquidatori della stessa società. Lo ha deciso l’assemblea dei soci della partecipata del Comune di Foligno in cui è stata dichiarata l’impossibilità della ricapitalizzazione, considerato il bilancio della società. Lo riferisce il sindaco Nando Mismetti.
“E’ stato dato mandato ai liquidatori – ha detto il sindaco – di procedere nell’attività di gestione della società in attesa del progetto industriale che, entro ottobre, dovrà consentire di dare prospettive alla società, per lo svolgimento dei servizi funzionali all’esigenza dei cittadini e per la salvaguardia dell’occupazione”.
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Elisabetta Piccolotti, con la richiesta di dimissioni dell’assessore Elia Sigismondi, Mismetti ha osservato che “rispetto le posizioni di ciascuno ma la situazione della Fils non è dovuta all’attuale gestione visto che dal 2008 ad oggi il numero dei dipendenti è passato da 44 agli attuali 36 ma dal fardello che si porta dietro da 10 anni. Qui non si tratta di responsabilità individuali. Con lo stesso criterio anche la Piccolotti, in giunta dal 2009 al 2014, dovrebbe dare le dimissioni. Inoltre la consigliera afferma che il sindaco non ha nessuna idea sul futuro della Fils, In Consiglio comunale – e lo ribadisco ora – ho detto che la Fils è una società strumentale che serve all’Ente per le manutenzioni e per i servizi di supporto. Secondo la Piccolotti la Fils, invece, dovrebbe occuparsi di smart cities e di energie rinnovabili: non aggiungo altro. Replico inoltre all’accusa di urla scomposte in Consiglio, che sarebbero sinonimo di scarsa lucidità. Osservo che la consigliera Piccolotti, dal 2014 in poi, in ogni occasione, non fa altro che prodursi in dichiarazioni sprezzanti ed arroganti, nei confronti del sindaco, anche dal punto di vista personale, e della maggioranza. Noto, inoltre, che, pur rappresentando ufficialmente la sinistra, è molto vicina alle posizioni delle opposizioni, anche quelle più distanti da chi dovrebbe rappresentare. Non sono più disposto a tollerare attacchi gratuiti di denigrazione personale”.