Politiche Ue, l’Assemblea legislativa approva il disegno di legge
Con 27 sì e un astenuto l’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato la proposta di legge che definisce ruolo e funzioni degli organi, esecutivo e legislativo, della Regione nella formazione della normativa comunitaria. L’atto firmato dai componenti dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa regionale (presidente Brega, vice presidente Stufara, vicepresidente Lignani Marchesani, consiglieri segretari Galanello e De Sio) mira a valorizzare il ruolo dell’Assemblea legislativa nei rapporti con l’Unione europea, e le competenze delle Assemblee regionali.
In particolare il primo articolo della proposta di legge prevede che “La Regione Umbria si impegna a consolidare il ruolo dell’Unione Europea, a promuovere l’integrazione europea, la diffusione delle iniziative europee fra soggetti pubblici e privati e la partecipazione a programmi e progetti europei”.
Tra gli obiettivi della legge c’è la valorizzazione del ruolo dell’Assemblea legislativa nei rapporti con l’Unione europea e delle competenze delle Assemblee regionali, chiamate al controllo del rispetto del principio di sussidiarietà.
Le disposizioni approvate prevedono tra l’altro che la giunta regionale trasmetta al consiglio un rapporto sulle attività svolte, ai fini della partecipazione alle politiche dell’Unione Europea. Saranno poi convocate una o più sedute dell’Assemblea legislativa in “sessione europea”, per esaminare: il disegno di legge regionale europea, la relazione sullo stato di conformità dell’ordinamento regionale a quello dell’Unione europea e il rapporto sugli affari europei.
Il consiglio e la giunta regionale, nell’ambito delle rispettive competenze, potranno far pervenire a Camere e Senato ogni documento utile alla definizione delle politiche europee.
Spetterà infine al consiglio regionale approvare gli atti di indirizzo preliminari all’elaborazione della programmazione europea e le proposte di atti di programmazione elaborati dalla giunta relativamente agli interventi regionali cofinanziati dall’Unione europea”.
Il testo prevede inoltre che la giunta informi il consiglio: “sulle conseguenze delle decisioni della Commissione europea e del Consiglio dell’Unione europea che comportino obblighi di adeguamento per la Regione e sui relativi tempi; sulle osservazioni inviate al Governo in assenza di un’intesa con il consiglio regionale; sull’iter di formazione degli atti come comunicato dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni e sui documenti di indirizzo politico presentati in ambito nazionale; sulle risultanze delle riunioni del Consiglio dell’Unione europea con ad oggetto le proposte e gli atti su cui la giunta o il consiglio regionale abbiano espresso una posizione; sugli atti adottati dalla giunta per l’attuazione in via regolamentare e amministrativa di obblighi europei; sulle attività di rilievo e sulle iniziative di partenariato internazionale”.
Il consiglio regionale dovrà essere informato della designazione da parte del Governo italiano di uno o più componenti di una giunta o di un consiglio regionale presso un organismo europeo, in rappresentanza delle Regioni italiane. L’informativa è resa dal presidente del consiglio o della giunta, a seconda che i soggetti designati siano componenti del consiglio o della giunta regionale.