Bastia, vendita fittizia a moglie e figli di villa con piscina: nuova operazione della Finanza

La Guardia di Finanza di Perugia ha eseguito un sequestro preventivo emesso nei confronti di un pluripregiudicato, stabilmente residente a Bastia Umbra, ritenuto responsabile del reato di trasferimento fraudolento di valori, per aver attribuito fittiziamente a terzi la proprietà di un immobile – una villa con piscina del valore di oltre mezzo milione di euro – al fine di eludere la normativa di misure di prevenzione patrimoniali. Gli investigatori spiegano che l’operazione, epilogo di un’articolata vicenda giudiziaria, costituisce il risultato delle mirate indagini condotte dai militari del Gruppo investigazione criminalità organizzata del Nucleo di polizia economico-finanziaria del capoluogo umbro, finalizzata all’aggressione di ricchezze illecitamente accumulate ed al contrasto delle infilitrazioni criminali nel tessuto dell’economia legale. L’indagato principale, già condannato per una serie di reati contro il patrimonio ( tra cui, truffa e furto), nonché destinatario della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, agli inizi del 2000, aveva acquistato un fabbricato, intestandolo formalmente al figlio, successivamente ristrutturato ed adibito a sua dimora abituale, come si legge in una nota del Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone. La cessazione fittizia, infatti, per gli investigatori sarebbe stata fatta proprio per evitare problemi derivanti dal procedimento a suo carico. ” Tale consapevolezza  -ha scritto il Gip del Tribunale di Perugia – avevano gli altri concorrenti nel reato contestato, precisamente moglie e figli che hanno agito al fine esclusivo di venire incontro alla necessità del marito-padre per non farlo risultare formalmente intestatario del complesso immobiliare, come di fatto non è, così aiutandolo ad eludere l’applicazione di eventuali (se non certe) misure patrimoniali”. Insomma, si sarebbe trattata di una vendita fittizia.