Giù le mani dall’ospedale di Assisi, ” Promesse non mantenute”: Pronto soccorso e diagnostica “a ore”. La risposta della Usl Umbria 1

Dopo aver passato una vita a curare i pazienti non intende restare inerme di fronte allo smantellamento dell’ospedale. Massimo Paggi, ex primario di Assisi, attualmente assessore comunale, si ribella alla “morte” progressiva  dell’ospedale cittadino e alle promesse non mantenute. I suoi 80 anni, ben portati, spesi per la maggior parte nell’assistenza e cura dei pazienti, gli consentono di alzare la voce e protestare per il trattamento che la Regione riserva alla città di San Francesco. Senza giri di parole, parla della drammatica situazione del Pronto soccorso, dei disagi del servizio di diagnostica  e della privatizzazione del servizio degli autisti. Tre mesi fa, in merito alla situazione del Pronto soccorso denunciò il progressivo impoverimento del servizio ormai ridotto ad una assistenza ” a ore”, con Tac ed Ecografie non effettuabili dopo le 20 da parte del Servizio di diagnostica per immagini. A tutto ciò si era aggiunta la drammatica riduzione del Servizio di endoscopia digestiva che dalle cinque sedute di alcuni anni fa si è andato riducendo prima a tre, poi a due e ora una sola seduta. Tutto questo, ricorda l’ex primario, dopo promesse di potenziamento dei servizi mai mantenute. Paggi torna quindi a contestare i vertici della Regione e quelli dell’Usl Umbria 1. “Va trovata una soluzione urgente”, ribadisce l’assessore della giunta Proietti. La prima urgenza riguarda il servizio di diagnostica per immagini la cui funzionalità precaria, a ore e a seconda della disponibilità di personale, obbliga  il Pronto soccorso a lavorare tra mille difficoltà e a non garantire un’assistenza efficace e adeguata alla cittadinanza. La seconda urgenza riguarda il servizio degli autisti che probabilmente a breve sarà privatizzato, a causa delle mancate assunzioni. ” Va garantito il diritto alla salute non solo ai 60 mila abitanti del territorio ma anche ai milioni di turisti che ogni hanno affollano Assisi”, ribadisce a voce alta Paggi. Poi, avvisa i vertici della sanità umbra: “Sull’ospedale l’amministrazione comunale non abbasserà la guardia”.

 

Usl Umbria 1, precisazioni su situazione ospedale di Assisi

 In merito alle notizie riportate nei media in questi giorni a seguito delle dichiarazioni dell’assessore ai servizi sociosanitari di Assisi Massimo Paggi, che pone l’accento sulla carenza cronica e generalizzata di personale medico e paramedico e “denuncia due situazioni gravi” su carenze dei servizi di diagnostica per immagini e degli autisti legate all’ospedale di Assisi, la Direzione dell’Usl Umbria 1 ritiene opportuno fare alcune precisazioni partendo dai dati complessivi  dell’attività del nosocomio assisano che sono in continua crescita rispetto agli anni precedenti. Secondo le stime annuali, basate sui dati aggiornati al primo semestre 2023, è previsto un  incremento totale dell’attività in regime di ricovero del 33,4%, di circa il 25% dei ricoveri medici totali  e di circa il 22,5% degli interventi chirurgici totali sia in regime di ricovero che ambulatoriale. Seppur più ridotto, è previsto anche un aumento di circa 8,39% dell’attività ambulatoriale  e circa il 4% degli accessi di pronto soccorso.

In particolare, per quanto riguarda l’attività radiologica del servizio di Assisi, anche se è rimasta  pressoché invariata, risulta incrementata rispetto agli anni precedenti pur nelle difficoltà derivate dalla carenza di personale, soprattutto medico. La Radiologia di Assisi – oltre ad assicurare tempi di attesa “accettabili” per TC (tomografia computerizzata), ecografia ed addirittura risonanza magntica (considerando che una RM è su mezzo mobile e che è presente il martedì mattina e il mercoledì mattina e pomeriggio ed esegue di media 11/12 esami a turno) – garantisce anche una discreta attività per pazienti provenienti dalla limitrofa Usl Umbria 2 (soprattutto residenti nelle zone di Foligno, Spoleto e Nocera Umbra). Una criticità del servizio sussiste, in parte, per gli esami TC ed eco urgenti di Pronto Soccorso nelle ore notturne, in quanto, persiste una carenza di personale, non solo di medici radiologi ma anche di anestesisti. Dei cinque medici radiologi in servizio presso la Radiologia di Assisi, solo 3 effettuano servizio di pronta disponibilità in quanto gli altri sono stati esentati, per tale motivo di notte possono essere  garantiti solo gli esami di radiologia tradizionale mediante la telerefertazione. In merito a tale situazione, che riguarda tutto il paese e non solo la regione Umbria, la Direzione dell’Usl Umbria 1 ricorda che di recente ha bandito concorsi per ricercare medici radiologi e a breve ne bandirà altri.

Per quanto riguarda la situazione del Pronto Soccorso di Assisi l’azienda sanitaria cerca di gestire anche la grave carenza di medici di emergenza-urgenza, che caratterizza tutto il territorio italiano, con varie forme di assunzione con concorsi, avvisi e manifestazioni di interesse che purtroppo non hanno prodotto gli effetti desiderati poiché i concorsi sono andati deserti o gli ammessi non hanno accettato incarichi. E’ imminente l’espletamento del nuovo concorso che gli uffici preposti stanno portando avanti con i tempi più stretti possibile. Ad oggi i turni di Pronto soccorso/118 sono stati coperti grazie alle ore aggiuntive che i medici hanno effettuato e all’importante contributo dei medici della COUR 118 (Centrale operativa unica regionale 118) a copertura dei turni vacanti grazie all’accordo tra l’azienda ospedaliera di Perugia e l’Usl Umbria 1. La carenza di ambulanze e la loro obsolescenza sono in questi giorni oggetto di valutazione da parte degli uffici preposti e della Direzione sanitaria che dovrà valutare con quale modalità sostituire e integrare tali mezzi.