Morte di Gaia Pagliuca: tre dentisti indagati. Il racconto del padre
La premessa è che si tratta di un atto dovuto dopo l’apertura del fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Perugia. I magistrati di piazza Partigiani avrebbero iscritto nel registro degli indagati, come avviene sempre in questi casi, tre dentisti dello studio dove Gaia Pagliuca ha avuto un malore prima di essere trasportata in codice rosso all’ospedale di Perugia. La ragazza di 24 anni poi deceduta dopo aver lottato tra la vita e la morte per tre giorni. A finire sul registro degli indagati sono il titolare dello studio e due giovani odontoiatre. La giovane di Assisi si era recato nello studio per la rimozione di un secondo molare. All’improvviso la ragazza avrebbe accusato un malore e, nonostante i tentativi di rianimarla, la situazione è apparsa subito disperata. La ventiquattrenne è rimasta in coma per tre giorni nella Terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia. L’indagine vuole prima di tutto ricostruire l’esatta dinamica della vicenda e, dopo l’esame della cartella clinica, approfondire le procedure seguite dai dentisti dello studio e i farmaci somministrati. Secondo quanto riporta “Il Messaggero” di oggi, il padre di Gaia ha raccontato che la ragazza è entrata con serenità nella sala dove avveniva l’intervento. Successivamente uno dei dentisti lo avrebbe chiamato. Entrato nella “sala operatoria” ha trovato Gaia “cianotica” con i dentisti che stavano tentando “di rianimarla con massaggi cardiaci e respirazione bocca a bocca”. Vincenzo Pagliuca chiede ora chiarezza e giustizia per la morte della figlia. Un uomo disperato, straziato dal dolore, che con grande dignità vuole sapere perché Gaia non c’è più. Sarà la Procura della Repubblica a stabilire se ci sono state delle responsabilità. Particolare attenzione viene riservata sull’anestesia utilizzata durante l’intervento.