Citta’ di Castello, il figlio che ha tentato di strangolare la mamma: ” non potevo piu’ vederla soffrire “.
“Non volevo piu’ vederla soffrire”, cosi’ il 57 enne di Citta’ di Castello, che ha tentato di uccidere l’anziana mamma malata, si e’ giustificato davanti al Gip del Tribunale di Perugia Lidia Brutti. E’ frastornato, confessa che la mamma in quelle condizioni rappresentava un dolore forte e ammette che vederla cosi’ lo rendeva sofferente. E’ stato collaborativo e ha risposto alle domande che gli sono state fatte dal Gip e dal Pm Abbritti. Il 57 enne, rinchiuso a Capanne, si troverebbe in precarie condizioni di salute, tanto che l’avvocato Nada Lucaccioni ha chiesto l’applicazione di misure alternative al carcere. Il Gip Lidia Brutti decidera’ nelle prossime ore. Il legale ha chiesto anche una perizia psichiatrica per valutare le vere capacita’ di intendere e volere dell’uomo. La mamma, ricoverata in ospedale subito dopo il dramma, sta meglio anche se i suoi 82 anni pesano molto. Il tentativo di strangolarla era accaduto giovedì scorso, nel pieno pomeriggio, in via Rigucci, in una palazzina dove vivono la donna disabile per i postumi di un ictus, il marito di 82 anni e il figlio 57enne. Il figlio ha tentato di ucciderla con le proprie mani ma il padre e’ riuscito, malgrado l’eta’, ad evitare il peggio . Il 57 enne e’ accusato di tentato omicidio aggravato in danno di un ascendente ed era stato arrestato immediatamente dai carabinieri di Citta’ di Castello. Ora sara’ proprio la perizia psichiatrica a stabilire se, in quel momento, era effettivamente nelle condizioni di intendere e volere.