Città di Castello, opera Giulio Mariucci all’ingresso del Comune
Città di Castello – “L’ultima creazione del compianto Giulio Mariucci è in bella mostra nell’ingresso agli uffici del Comune per augurare a tutti buon Natale con il pensiero a un tifernate vero, una persona tra le più brillanti e significative della nostra città, che ci lasciati troppo presto e al quale penseremo tanto guardando il dono frutto del suo talento e della sua passione”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha commentato così la breve cerimonia di stamattina, nella quale, insieme al vescovo monsignor Domenico Cancian e al presidente dell’Associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini” di Città di Castello Lucio Ciarabelli, è stato reso il simbolico omaggio alla memoria dell’artista Giulio Mariucci, scomparso nei giorni scorsi proprio dopo aver ultimato il presepe collocato in Comune e quello allestito nella sede della Provincia di Perugia. “Quello di oggi è un appuntamento che non abbiamo voluto cancellare, perché è il consueto, sentito, incontro con i dipendenti del Comune per gli auguri di Natale – ha spiegato il sindaco nel ringraziare il vescovo per la presenza – e anche se quest’anno non si può svolgere nei modi abituali, per le note disposizioni anti-Covid, per noi è importante continuare a tenere viva una bella tradizione”. Nell’ammirare il presepe e nell’unirsi in preghiera con i presenti, il vescovo monsignor Cancian ha espresso particolare commozione nel ricordo di Mariucci, “che – ha detto – ci ha lasciato un altro bel regalo”, e ha sottolineato come “in un momento così difficile la natività ci riporti alla luce per il mondo che il Natale è stato duemila anni fa grazie alla nascita di Gesù, con l’auspicio che questo Natale, forse ancora più profondo e sentito per effetto delle limitazioni che lo contraddistingueranno, possa dare un messaggio di speranza e fiducia nel futuro”. L’ultima creazione di Giulio Mariucci è una fedelissima riproduzione dell’atrio del palazzo comunale, realizzata con la tecnica del diorama e con soluzioni architettoniche in scala, utilizzando cartongesso e sughero. Le statuine della rappresentazione della natività sono in terracotta dipinta e vestita con stoffe. Nell’occasione agli auguri si è unito anche un altro maestro artigiano della città, Stefano Lazzari della Bottega Tifernate, che nell’anno del cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio ha donato al sindaco Bacchetta e al vescovo monsignor Cancian due predelle, prodotte con la tecnica della pictografia a fresco su calce, raffiguranti l’Angelo realizzato dall’artista marchigiano che si trova presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia.