Città di Castello, presepe “pensile” che abbraccia le due sponde del fiume Tevere

Città di Castello – Un presepe “pensile” appeso ad un filo trasparente che abbraccia le due sponde del fiume Tevere reso ancora più suggestivo dalla piccola cascata d’acqua che scorre sotto fino a sud. Non è passato certo inosservato, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia e l’annullamento di manifestazioni uniche in Italia come il “Babbo Natale” in canoa che si ripetevano da quasi 40 anni, lo spettacolo naturale rappresentato dall’immagine della natività che culla le acque impetuose del fiume, ingrossato in questi giorni dalle frequenti precipitazioni. Un omaggio alla città e non solo, che il Presidente del Canoa Club, Sandro Paoloni e tutto il consiglio di amministrazione del prestigioso sodalizio giunto nell’anno appena trascorso a festeggiare 50 anni di attività, hanno voluto fortemente realizzare per lasciare un segno della storia gloriosa, ora più che mai, in mancanza di manifestazioni tradizionali a cui tutta Italia era abituata.

 

La discesa del Babbo Natale in canoa è infatti unica nel suo genere e solo nel 2020 causa Covid ha subito un inevitabile stop. Il presepe, realizzato da Massimo Spelli e dai suoi ragazzi, è però nello stesso posto appeso nel vuoto quasi a voler rappresentare un segno di speranza e di ripartenza. Un presepe tutto nuovo, allestito in mezzo al fiume: uno dei simboli di questa festa immancabile nel tempo, che continua a fare bella figura di se. «Nell’anno del nostro cinquantesimo compleanno – ha detto il presidente Sandro Paoloni – abbiamo voluto comunque far vedere che ci siamo e crediamo in un futuro migliore. Il Canoa Club con queste nuovi luci sul ponte e una location davvero originale vuol fare gli auguri a tutti i tifernati, sperando che nei prossimi anni si possa continuare a allestire e rendere più bello e natalizio il ponte sul Tevere, uno dei simboli della città». “Questi segnali sono importanti per ribadire il senso di appartenenza della comunità locale e non solo ai suoi simboli, alle tradizioni come quella del presepe pensile, suggestiva e spettacolare. Grazie al canoa club, che dall’alto dei sui 50 anni di età continua a manifestare desiderio e forza di andare avanti con l’attività sportiva e le tante iniziative di carattere sociale e ricreativo”, E’ quanto dichiarato dal sindaco Luciano Bacchetta e dagli assessori Luca Secondi, Massimo Massetti e Riccardo Carletti a nome della giunta.

LA SCHEDA Il Canoa Club Città di Castello nasce a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 all’indomani dell’impresa di alcuni giovani della città che costruirono un catamarano con vecchie tubature per l’essiccazione del tabacco e raggiunsero Roma navigando sulle acque del Tevere, accompagnati dai canoisti di diverse città italiane. Ultima tappa del percorso fu Ponte Milvio. L’episodio ebbe un’eco nazionale e, per non dimenticare quel singolare avvenimento, decisero di aprire il club per permettere ai giovani l’apprendimento dell’attività canoistica. Nel 1970, il primo presidente, commendator Antonio Gasperini, “pioniere” dell’industria tifernate ha avviato una parentesi di vita sportiva e sociale contrassegnata da successi di prestigio alle Olimpiadi, Campionati del Mondo e Campionati Italiani.