Città di Castello, situazione stabile alla Residenza Muzi Betti

Città di Castello – “I dati di ieri ci parlano di 26 nuovi positivi in isolamento contumaciale e di 18 casi di guarigione”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta su “una situazione del Covid-19 a Città di Castello che dai primi giorni di dicembre continua a presentare numeri molto alti, sia per nuovi positivi che per guarigioni, confermando la necessità di non abbassare la guardia di fronte a un virus che è più aggressivo e circola in maniera intensa, anche se con meno ricoveri e meno decessi che in passato, colpendo soprattutto i nuclei familiari, con persone anche piuttosto giovani”. “Ci vogliono massima prudenza e massimo senso di responsabilità, anche perché dobbiamo vedere gli effetti delle festività natalizie ed è possibile anche una impennata dei casi”, ha puntualizzato il sindaco, ribandendo che “solo il vaccino può dare una risposta vera a una situazione che possiamo contenere rispettando le prescrizioni”. “L’Umbria sarà zona gialla, a parte i fine settimana dove le misure saranno più stringenti, ma sono cambiati i parametri per l’indice Rt e le valutazioni saranno modificate costantemente in base all’andamento del contagio”, ha osservato Bacchetta, che ha aggiornato anche la situazione dell’Asp Muzi Betti. “Non ci sono stati nuovi casi di positività, per gli operatori sanitari risultati negativi sono previsti altri tamponi tra lunedì e martedì: in caso di conferma dell’assenza di contagio, come ci ha garantito l’Usl Umbria 1 con la dottoressa Daniela Felicioni, per loro scatteranno i vaccini, dopo i sei già effettuati”, ha reso noto il sindaco, nel riepilogare i numeri della residenza sanitaria, dove sono 100 le persone positive, 74 ospiti (di cui 49 nel reparto Covid della struttura, 19 all’ospedale di Città di Castello, 6 a Villa Muzi) e 26 operatori sanitari. “Le condizioni generali degli ospiti continuano a essere stazionarie, ma parlando di persone ultraottantenni non si può stare certamente tranquilli”, ha spiegato il primo cittadino, che ha confermato come l’Usl Umbria 1 abbia proceduto alla delibera di trasferimento temporaneo di due infermieri alla Muzi Betti, ai quali si aggiungerà una ulteriore unità reperita dalla direzione della residenza, dove verrà quindi ripristinato un organico sufficiente per questa professionalità, mentre continuano a mancare operatori sanitari che si stanno ancora cercando”. Bacchetta ha concluso con una valutazione generale della situazione della pandemia, “che – ha detto – continua a essere complessa e difficile, per cui dobbiamo tenere alta la guardia, cercando di fare squadra, anche se siamo tutti sotto pressione per le restrizioni e per le preoccupazioni riguardanti il futuro”. “L’economia tifernate nella prima ondata ha tenuto bene, non ha avuto criticità particolari, sono stati colpiti in particolare i pubblici esercizi, gli artigiani e i piccoli operatori; nella seconda fase non vediamo ancora effetti immediati, ma è più che giustificata la preoccupazione per il futuro del nostro Paese, della nostra regione e della nostra città”, ha rilevato il sindaco, evidenziando: “dovremo capire se queste ipotetiche risorse che arriveranno verranno utilizzate presto e bene, perché ci sono intere categorie economiche che sono pesantemente in difficoltà e vanno supportate”. “Oltre all’emergenza sanitaria può verificarsi, e si sta già verificando, un’emergenza economica che deve essere una delle nostre preoccupazioni principali”, ha ammonito Bacchetta.