Città di Castello, successo per “gli arnesi della musica” al Teatro degli Illuminati
CITTA’ DI CASTELLO – Con “Gli arnesi della musica” il Teatro comunale degli Illuminati ha vissuto domenica scorsa un’altra bella pagina, grazie alla magnifica esibizione dell’Orchestra giovanile di Arezzo diretta dal maestro Roberto Pasquini. Un concerto molto apprezzato dal pubblico tifernate, ancora una volta numeroso per il secondo appuntamento della stagione di concerti a ingresso gratuito promossa dal Circolo Culturale Luigi Angelini del presidente Luigi Chieli, con la direzione artistica del maestro Fabio Battistelli e con la collaborazione del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati, il supporto del Comune, di Sogepu e del Museo Diocesano. Nell’esecuzione dello “Stabat mater dolorosa” di Giovanni Battista Pergolesi, cui sono stati abbinati brani di John Williams, dal film “Shindler list”, Jacques Offenbach, dalla pellicola “La vita è bella” di Roberto Benigni, e “Il Cigno” di Camille Saint Saens, la formazione giovanile toscana, che riunisce i migliori talenti tra 13 e 26 anni, ha mostrato un livello di perfezionamento e una maturità interpretativa di alto livello, confermando di vantare musicisti pronti per intraprendere con successo la professione. Applauditissime le esibizioni della soprano Elisabetta Materazzi e della mezzosoprano di appena 16 anni Elisabetta Ricci, che ha stupito e impressionato per i virtuosismi vocali con i quali, a dispetto della giovanissima età, ha eseguito un repertorio particolarmente difficile. Come da piacevole consuetudine, il concerto ha offerto la possibilità al pubblico di approfondire la conoscenza dell’orchestra sinfonica e dei fiati, nel dialogo con gli interpreti e il direttore artistico Battistelli. Dopo questa esibizione, la stagione de “Gli arnesi della musica” si concluderà il 15 marzo, nel Salone Gotico del Museo del Duomo, con il Quintetto del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, composto da Paolo Zampini al flauto, Simone Bensi all’oboe, Fabio Battistelli al clarinetto, Guido Corti al corno e Corrado Dabbene al fagotto.