Figlio e compagna condannati a 3 anni e 4 mesi per aver maltrattato la madre fino alla morte
Tre anni e quattro mesi di reclusione. E’ la condanna emessa dal giudice Piercarlo Frabotta del Tribunale di Perugia nei confronti di un 50enne di Città di Castello e la sua compagna, accusati entrambi di maltrattamenti verso l’anziana madre dell’uomo. Un quadro, quello emerso durante il processo, drammatico con comportamenti che secondo l’accusa avrebbero “provocato la morte” della settantenne. I due avrebbero “maltrattato” l’anziana madre fino ” a cagionare il decesso” della donna che coabitava con loro. Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini, all’anziana veniva impedito di lavarsi e non veniva fatta mangiare. Addirittura, figlio e compagna avrebbero omesso ” di sottoporla a congrue visite mediche e ricoveri ospedalieri sia in ragione dell’evidente stato di deperimento fisico che dei traumi di cui l’anziana era stata vittima”. Sarebbe stata, inoltre, “percossa ripetutamente tanto da determinare la caduta con frattura del femore, non trattata in sede sanitaria e iniziale formazione del callo osseo”. Una serie di condotte che, a parere della Procura di Perugia, “hanno determinato una sindrome da immobilizzazione e stato di denutrizione, disidratazione, lesioni cutanee multiple e decubiti sacrali in stato avanzato, oltre a fratture ossee”. Una serie di elementi che avrebbero determinato poi il decesso. Ieri è arrivata la sentenza del Tribunale che ha condannato i due, figlio e compagna, a tre anni e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti all’anziana madre.