Michele Bravi patteggia un anno e sei mesi per l’incidente di Milano.

Ha patteggiato un anno e sei mesi, pena sospesa e non menzione, il giovane cantante umbro, di Città di Castello, Michele Bravi. Il ragazzo tifernate era stato coinvolto nell’incidente in cui morì una donna di 58 anni in sella a una moto. Dai rilievi fatti era emerso che Bravi a bordo di un auto del car sharing aveva fatto una manovra azzardata in via Chinotto svoltando verso il passo carraio che immetteva in uno studio di registrazione. Lo stesso Bravi , ospite in esclusiva a gennaio a Verissimo, confessò per la prima volta in tv dopo il tragico incidente, che quell’episodio gli ha cambiato la vita. ” Quando vivi un trauma – raccontò Michele Bravi –  cambia il tuo corpo e il modo di vedere le cose. Non riuscivo a sentire gli altri. Ero semplicemente da un’altra parte, avevo perso aderenza con il reale. Abituarsi all’assenza di suoni per me, che ho sempre raccontato quello che vivevo attraverso la musica, è stato molto difficile “. Poi aveva ammesso che in questi casi ” serve un percorso terapeutico per trovare il coraggio di affrontare la situazione con uno specialista. Il cantante di Città di Castello ha confessato che se è riuscito ad andare avanti deve dire ” grazie alla sua famiglia e ad una persona speciale. Mi ha aiutato a tornare pian piano alla vita, alla realtà. Mi diceva l’opposto di quello che dicevano gli altri “.  Un ragazzo straordinario è Michele che subito dopo l’incidente decise di allontanarsi dalla vita pubblica per rispetto della famiglia della donna rimasta uccisa nell’urto. L’avvocato di Bravi, Manuel Gabrielli, aveva avanzato la richiesta di patteggiamento in accordo con il Pm Alessandra Cerreti. Il Gup del Tribunale di Milano ha accettato la richiesta di patteggiamento per un anno e sei mesi.