Scoperta presunta frode da 600 mila euro, Gpl e gasolio scontato per tabacchifici: 31 denunce a Città di Castello

Una presunta frode da 600 mila euro nel settore delle accise è stata scoperta dalla Tenenza di Città di Castello della guardia di finanza nell’ambito di alcuni controlli fiscali mirati a verificare la corretta applicazione delle agevolazioni previste dalla legge 488 del 1998. Agevolazioni consistenti previste per le famiglie che vivono in zone non metanizzate con uno sconto dell’imposta di circa 0,12 per il gasolio da riscaldamento e circa 0,15 per il Gpl. Gli accertamenti hanno fatto emergere quello che è ritenuto un sistema fraudolento in alcune aree del tifernate, basato su attestazioni considerate non veritiere prodotte da imprenditori locali, operanti nel settore della tabacchicoltura e dell’allevamento di pollame. Secondo la guardia di finanza, contrariamente a quanto dichiarato dai contribuenti sottoposti a verifica, i prodotti acquistati con regime agevolato non venivano impiegati per il riscaldamento domestico, ma per alimentare gli impianti di essicazione del tabacco o per il riscaldamento delle gabbie degli allevamenti, tra l’altro in zone servite dalla rete di distribuzione del metano. Complessivamente, in un biennio, sono state concluse 28 verifiche fiscali nei confronti di altrettante imprese che, secondo l’accusa, hanno sistematicamente frodato l’erario, evadendo accise per oltre 596 mila euro per un totale di circa 7,5 milioni litri di prodotti petroliferi consumati in frode. Trentuno, tra legali rappresentanti delle società e titolari delle ditte sottoposte a controllo, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia per aver rilasciato false attestazioni ai fornitori e per aver destinato ad usi soggetti a maggiore imposta prodotti ammessi ad aliquote agevolate. ” L’operazione dimostra il costante impegno profuso dalla guardia di finanza di Perugia – viene sottolineato in una nota – per la prevenzione e la repressione degli illeciti nel settore dei prodotti energetici particolarmente esposto a rischio di frodi e pratiche commerciali scorrette”.