Umbertide, condannata l’ex giunta guidata dal sindaco Locchi: dovranno risarcire 289 mila euro
La Corte dei Conti dell’Umbria ha condannato la vecchia giunta di Umbertide guidata dal sindaco Marco Locchi e due funzionari del comune a risarcire la Regione Umbria e il Comune di Umbertide per un importo complessivo di 289 mila euro. La vicenda riguarda la lottizzazione di Montecastelli più precisamente il piano per gli insediamenti produttivi. Dopo alcune varianti le aree sarebbero finite a due aziende del posto, venendosi così a creare una specie di “bipolarismo” industriale. Il totale delle entrate pubbliche derivanti dalle assegnazioni dei lotti non ha coperto i costi sostenuti con risorse comunali e regionali. Una condotta considerata dai giudici contabili “gravemente censurabile”. Per i lavori di urbanizzazione e per le espropriazioni erano stati spesi 1,9 milioni di euro mentre il comune aveva incassato 1,6 milioni di euro. C’è stato, quindi, un costo che ha superato le entrate per oltre 370 mila euro. La normativa, in questi casi, prevede che l’operazione deve concludersi almeno in pareggio. Alla fine, dopo una indagine della Procura della Corte dei Conti, è arrivata la sentenza: in sette dovranno risarcire con 41 mila euro ciascuno la Regione e il Comune. Sono stati condannati l’ex sindaco Marco Locchi, gli assessori Cinzia Montanucci, Pier Giacomo Tosti, Raffaella Violini, l’ex segretario comunale Marco Angeloni e i due funzionari Francesco Giulietti e Lorenzo Antoniucci. Ciascuno dovrà risarcire 41.310 euro, di cui 14 mila favore della Regione Umbria e 27.298 in favore del Comune di Umbertide.