Vaccini, la protesta dei sindaci: ripristinare i centri vaccinali. Secondi e Sisti contro la regione
L’ultimo caso riguarda un cinquantenne che abita a La Bruna di Castel Ritaldi: ” Per la terza dose deve andare ad Orvieto oppure a Spello “. Alla fine la farà a Spello. Purtroppo non è l’unico caso anzi sembra che siano in molti a protestare in questi giorni. Troppe criticità stanno emergendo in questi giorni nei centri vaccinali operativi, con la gente costretta a prendere l’auto e raggiungere città lontane. Per questo i sindaci scendono in campo e chiedono alla regione dell’Umbria un vero e proprio cambio di passo. Quel cambio di passo promesso dalla presidente Tesei che ancora non si vede. Anzi, sentendo i sindaci di Città di Castello e Spoleto la situazione sarebbe peggiorata. “C’è forte insoddisfazione tra i cittadini che incontrano troppe difficoltà nel fare la terza dose a Città di Castello. E’ inaccettabile che in città non sia più assicurata la disponibilità di sette giorni su sette, il tutto per una inspiegabile carenza di personale”. Non va molto meglio nemmeno a Spoleto dove il Sindaco Andrea Sisti parla ” di situazione inaccettabile”. Lo ha detto in pieno consiglio comunale dove le minoranze hanno sottolineato che numerosi spoletini sono costretti a percorrere chilometri e chilometri per “fare la terza dose”. Anche a Spoleto è stato chiuso un punto vaccinale (l’hub del Palatenda), concentrando tutto nella palazzina di via Manna. Per Sisti le decisioni prese sono prive di “una visione strategica” e lo dirà domani al direttore generale dell’Usl 2 Massimo De Fino.