8 Marzo a Magione tra storia letteratura e teatro
La giornalista e storica Mirella Serri ospite del primo appuntamento delle iniziative organizzate dall’amministrazione comunale di Magione, in collaborazione con le associazioni del territorio, in occasione della Giornata internazionale della donna. Mirella Serri, recentemente intervistata su Rai3 durante la trasmissione Quante storie condotta da Giorgio Zanchini, presenterà mercoledì 8 marzo, alle ore 11.30 in diretta online, il suo ultimo libro “Mussolini ha fatto tanto per le donne! Le radici fasciste del maschilismo italiano” edito da Longanesi. L’autrice ne parlerà con Monica Fanicchi, Libreria LibriParlati e Vanni Ruggeri, storico e assessore alla cultura del Comune di Magione. Coordina l’incontro Luigina Miccio, Comunicareleditoria.
Il programma prosegue sabato 11 marzo con un doppio appuntamento, all’Officina Teatrale la Piazzetta in piazza Mengoni. Alle 16.30 presentazione del libro “Cercando Virginia” di Elisabetta Bricca, Garzanti editore. Interverrà l’autrice con letture a cura del Circolo lettori ad alta voce (LaAV) di Magione; a seguire il recital teatrale per due voci e chitarra “Parlami di lei” con Caterina Fiocchetti, attrice, e Francesco Vitillo, attore e musicista.
Nello spettacolo, dedicato alla Giornata Internazionale della Donna, diverse voci di autrici e autori noti e sconosciuti, provenienti da epoche differenti, tracciano un ritratto cangiante di un femminile mutevole. In un’atmosfera informale la musica, il canto e il racconto condividono segreti, questioni irrisolte, conquiste, scoperte e desideri.
Organizzazione a cura di: Comune di Magione, Progetto Donna Integra, Compagnia Teatrale Magionese, Circolo LaAV Magione, Comunicareleditoria.
NOTE SUGLI OSPITI
Mirella Serri – Saggista e giornalista italiana. Ricercatrice presso il Dipartimento di italianistica della Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli studi di Roma, le sue ricerche si sono orientate, tra l’altro, su: Carlo Dossi, Pirandello, Svevo, Aleramo, Vittorini, Giaime Pintor, Montale, Gozzano e questioni metodologiche. Collaboratrice di La Stampa, l’Espresso e Corriere della Sera, ha pubblicato diversi saggi su temi di letteratura, storia, politica e società, (Fonte https://www.treccani.it/
Elisabetta Bricca – nata e cresciuta ner core di Roma, è laureata in Sociologia, comunicazione e mass media; è copywriter, autrice e traduttrice. Vive con il marito e le due figlie al Rifugio del Daino, un antico casolare umbro circondato da ulivi e boschi, che domina il Lago Trasimeno
Caterina Fiocchetti – Nota attrice umbra si diploma alla Scuola del Teatro stabile dell’Umbria dove ha modo di formarsi con Mario Ferrero, Jerzy Stuhr, Francis Pardeillhan, Nikolaj Karpov, Gre Koerse, Daniela Regnoli.
Conduce laboratori teatrali. Ha recentemente partecipato al progetto ‘La pace al tramonto’ nuova produzione teatrale in omaggio al filosofo Aldo Capitini su testo di Nicola Mariuccini con la regia di Francesco Bolo Rossini.
Francesco Vitillo nasce in Puglia, sulla costa del Gargano, ma vive e lavora da molti anni a Perugia. Dopo il diploma in chitarra inizia ad esibirsi in Umbria come concertista classico, sia da solista che in formazioni di duo e trio. Lavora parallelamente anche ad un repertorio “cross over” per chitarra sola, arrangiando temi da film, standard jazzistici e musiche di Bossa nova.
Si occupa inoltre di teatro come attore, narratore ed esecutore di proprie musiche strumentali.
SINOSSI LIBRI
Mussolini ha fatto tanto per le donne! – Mussolini amava le donne. E per questo aveva creato per loro un prototipo ideale a cui dovevano strettamente adeguarsi: l’angelo del focolare, la moglie devota che sostiene il marito e consacra la sua vita alla riproduzione. Qualora una donna, però, proprio non fosse riuscita a sposarsi avrebbe dovuto lavorare per servire il suo Paese, magari come stenografa, dattilografa, venditrice di macchine da cucire, grata di ricevere la metà dello stipendio di un collega uomo. Certo, poteva anche essere una prostituta, al servizio di ogni necessità fisica dell’uomo fascista. Ripercorrendone la biografia, la Serri si sofferma sui rapporti di Mussolini con le sue amanti, mettendoli a confronto con il femminismo di quegli anni e dimostrando che in realtà non amava per nulla le donne. Amava alcuni dei possibili ruoli femminili, forse. Ma per il resto le temeva.
Le aveva viste in piazza, unite nei movimenti per il suffragio, indipendenti e libere grazie ai lavori che avevano ottenuto e agli incarichi che avevano ricoperto durante la Grande guerra mentre gli uomini erano al fronte. E si era sentito umiliato da loro. Aveva sviluppato un’ostilità antifemminile che declinò in leggi e divieti. Le prime norme che emanò appena arrivato al potere furono contro le donne e i progressi da loro compiuti in campo sociale. Inasprì il Codice di Famiglia, per esempio, e modificò anche il Codice Penale, garantendo lunga e prospera vita al famigerato «delitto d’onore». Inaugurò così il maschilismo di Stato.
Come denuncia in questo libro Mirella Serri, ancora oggi che sono passati cent’anni dalla marcia su Roma, il maschilismo di Stato del fascismo e il suo tessuto culturale continuano tristemente a condizionarci.
Cercando Virginia – Cortona, 1976. La luce è flebile, ma a Emma, rannicchiata nel fienile, basta per immergersi nelle pagine dei libri che è costretta a leggere di nascosto. Lontano dagli occhi del padre che la vorrebbe impegnata nelle faccende domestiche. Finora è riuscita a proteggere il suo segreto. Ma quando si rende conto di non poter più continuare, preferisce andarsene e accettare un posto da cameriera offertole da una ricca aristocratica di origini inglesi che si fa chiamare “signora Dalloway”. Per Emma quel lavoro rappresenta l’occasione unica di conquistare l’indipendenza. Ciò che non si aspetta è di trovare nella signora Dalloway un mentore, oltre che un’amica fidata. Fin dai primi giorni di servizio, la donna si accorge della curiosità che accende l’animo di Emma. È per questo che decide di proporle delle ore di lettura condivisa alla scoperta di una delle prime scrittrici femministe della storia: Virginia Woolf. Così, sfogliando Una stanza tutta per sé, Le tre ghinee, Diario di una scrittrice, Emma si nutre delle parole illuminate di Virginia e inizia a coltivare il sogno di una vita in cui è lei a scegliere il proprio destino. Ma per realizzarlo deve prima combattere contro chi tenta in ogni modo di ostacolarla e tenerla lontano dai libri. Solo così potrà davvero trovare la sua personale Virginia e, in lei, la voce per esprimere ciò che sente dentro.
Elisabetta Bricca ci consegna uno straordinario romanzo di formazione che è un inno al potere salvifico della letteratura. E insieme un elogio al coraggio di tutte le donne che sono disposte a sacrificare anche gli affetti e la stabilità di un’esistenza convenzionale per combattere l’ingiustizia e vedere riconosciuti e rispettati i propri diritti.