Arte, omaggio a Gugliemo Ascanio, il pittore che ha portato il nome di Paciano in tutta Italia

PACIANO – Porta per intero la sua firma l’interno della Chiesa di Santa Maria Assunta a Paciano, ma le sue opere sono conservate anche in molte chiese, ville e castelli di Umbria, Toscana, Abruzzo e Sardegna.

A cinquanta anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Paciano il 13 ottobre del 1968, l’intera comunità ha voluto sottolineare con una cerimonia religiosa e civile che si è svolta nella chiesa parrocchiale, il grande spessore artistico di Guglielmo Ascanio, pittore nato a Panicale nel 1897, dotato di qualità non comuni.

Il suo nome è legato in primo luogo alla chiesa di Santa Maria Assunta, dove ha lavorato per circa due anni (dal 1929 al 1931), decorando volte e pareti dopo che un violento incendio aveva procurato ingenti danni alle decorazioni precedenti. Qui ha dato vita al ciclo pittorico della Madonna assunta in cielo fra angeli e apostoli e a quello degli apostoli e santi principali venerati a Paciano, dando prova della sua singolare maestria. La tecnica pittorica utilizzata è tempera su muro intonacato e consiste nell’usare terre colorate in polvere mescolate con colla di pesce, aceto di vino ed acqua.

Il suo è uno stile che richiama il barocco e i suoi lavori sono realizzati secondo il gusto tradizionale dei pittori del passato. Conoscitore profondo del corpo umano, attraverso studi anatomici particolareggiati, rappresenta le sue figure perfette e reali nel corpo, negli atteggiamenti e nell’espressione, paragonati ai grandi artisti rinascimentali e barocchi. I suoi modelli sono persone che lavorano con lui, conoscenti, amici, familiari, che colpiscono la sua attenzione. Cerca la verità nelle sue figure. Le sue pitture si contraddistinguono per la vigoria e nettezza del disegno e per la vivezza del colore, caldo e luminoso.

Tra i lavori eseguiti al di fuori del contesto locale ci sono quelli nella cripta di S. Teodoro a Monteleone di Orvieto, a S. Maria della Rosa a Piana, a S. Michele Arcangelo a Porto, nella chiesa parrocchiale di Torgiano, nella chiesa camaldolese di S. Sebastiano a Perugia.

“E’ stato bello partecipare alla celebrazione del ricordo di Guglielmo Ascanio – ha dichiarato il sindaco Riccardo Bardelli – nostro concittadino che ha portato il nome di Paciano con la sua pittura in tutta Italia”. “Siamo lieti – ha aggiunto il vicesindaco Cinzia Marchesini – di aver partecipato alla solennizzazione dell’anniversario della morte di questo artista di origine Panicalese che è vissuto a Paciano arricchendo il nostro patrimonio culturale di memorie di volti e di arte così come è visibile nella nostra Chiesa parrocchiale”.

“Umile e schivo – è la testimonianza di una delle figlie, Giuseppina, insegnante d’arte – riuscì a nascondere sotto la sua bonaria semplicità una grandezza artistica che parla dai suoi numerosi lavori sparsi un po’ ovunque”.

Alla cerimonia commemorativa hanno preso parte anche i familiari dell’artista.

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