Bollani show nella seconda serata di Umbria Jazz
Resta uno dei protagonisti indiscussi di Umbria Jazz. E’ Stefano Bollani, cantante, compositore e pianista eclettico e virtuoso dall’indiscusso valore musicale. Quasi due ore di concerto, dove ha coinvolto pure la moglie Valentina Cenni (con cui ha duettato alcune canzoni di origine napoletana e brasiliana) ed il pubblico, a cui ha chiesto i titoli di 10 brani (come I Flintstones, la Gazza ladra, Goldrake, la Pantera Rosa, i tre piccoli porcellini…) per dare vita ad un medley imprevedibile in cui il virtuosismo si mescola all’irriverenza.
Dopo un’inizio dove ha eseguito alcuni brani del suo ultimo lavoro “Piano solo”, ha proseguito eseguendo degli omaggi a Bob Dylan (per chi si era perso il concerto la sera prima), Nino Rota (8 e mezzo) e a “se stesso” con “Il Pataffio”, colonna sonora dell’omonimo film con cui Bollani ha vinto il Premio David Donatello 2023.
Più che un tradizionale concerto al pianoforte, quello a cui ha dato vita il musicista milanese è un omaggio all’arte dell’improvvisazione. Nel momento in cui Stefano Bollani è salito sul palco per il suo one man show, tutto può accadere, per sua stessa ammissione. Mentre ha suonato non è riuscito nemmeno a restare seduto, alzandosi ogni tanto seguendo la spinta coinvolgente delle sue stesse note. Di certo il pubblico di Umbria Jazz si è appassionato, come sempre succede, al suo spettacolo dove i sorrisi si sono mescolati alle emozioni.
Luana Pioppi
Foto: Rita Paltracca