Castiglione del Lago, al Festival di Musica Classica lunedì 23 il duo di violoncelli Bartoletti-Grandi

Castiglione del Lago – Terzo e quarto appuntamento al Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago giunto alla diciassettesima edizione. Lunedì 23 agosto concerto dei violoncellisti Francesco Bartoletti e Giacomo Grandi, mentre martedì 24 è la volta del pianista Alberto Nones.
Il duo Bartoletti-Grandi lunedì 23 agosto, con inizio alle 21:15, proporrà un mix di brani scritti per il violoncello, tratti dal repertorio classico, e poi brani originali scritti dallo stesso maestro Francesco Bartoletti. Il programma va dai capricci di Joseph Dall’Abaco ad arrangiamenti da brani di Johann Sebastian Bach come la famosa “Aria” o la sonata per viola da gamba adattata al violoncello moderno. I pezzi di Francesco Bartoletti sono “Scarabocchio”, gioco ritmico su temi noti di canzoni italiane e “Side Walk Steam”, un viaggio nell’immaginario dei suoni armonici che si conclude con un basso rock pieno di energia. «Alla fine una piccola sorpresa dedicata a Gioachino Rossini – ha rivelato la Direttrice Artisica Marzia Crispolti Zacchia – per concludere il programma in bellezza. Sicuramente un appuntamento da non perdere sempre nella consueta Sala del Teatro di Palazzo della Corgna. Sono passati tanti anni dalla prima edizione del Festival di Musica Classica ma, grazie all’interesse e al sostegno del Comune di Castiglione del Lago, la manifestazione è sempre cresciuta e oggi abbiamo il costante interesse dei media. Diversi turisti stranieri hanno scelto di ritornare a Castiglione del Lago grazie a questo festival: ogni anno ne ho personalmente conferma durante e poi alla fine della manifestazione. Un grazie va all’attuale sindaco Matteo Burico, uomo coraggioso, dinamico e pieno di talento: lo ringrazio per la fiducia che continua ad accordarmi».
Il duo Francesco Bartoletti e Giacomo Grandi è nato dal desiderio, comune ai due musicisti, di coltivare la curiosità di ricercare, attraverso la magia del suono del violoncello, un dialogo sonoro ed espressivo. Da Johann Sebastian Bach a Michael Jackson, Bartoletti e Grandi amano spaziare in un ampio repertorio che permette loro di dare libero corso alla loro immaginazione: questa stessa immaginazione si trasforma in creatività anche nel repertorio proposto. Diversi brani sono assolutamente originali, scritti per il duo da Francesco Bartoletti o arrangiati da Giacomo Grandi seguendo tradizioni musicali, le più diverse. L’ispirazione del momento, inoltre, suggerirà ai due musicisti, con delle improvvisazioni ispirate da stili che vanno dal Jazz alla musica del Mediterraneo, il miglior modo di completare ed arricchire i brani interpretati. Il duo è stato ingaggiato in diversi festival prestigiosi. Recentemente sono stati invitati per rappresentare la musica italiana nel quadro della giornata dedicata all’Italia organizzata all’OMPI (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale) organismo dell’ONU con sede a Ginevra.
Giacomo Grandi inizia la sua formazione al Conservatorio di Musica di Ginevra. Perfezionatosi a Ginevra con Pierre Fournier e François Guye e, a Roma con Luigi Piovano: Grandi si diploma nella classe di Francesco Pepicelli al Conservatorio Morlacchi di Perugia. Nell’ambito della musica da camera, la sua formazione passa dalla Accademia Chigiana di Siena e dalla scuola di perfezionamento del Trio di Trieste di Duino. È Primo violoncello nell’orchestra del teatro lirico Marrucino di Chieti (2007-2011), dell’Orchestra Sinfonica di Roma (2004-2006), dell’Orchestra da Camera di Roma, dell’Orchestra Internazionale d’Italia, dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese. La sua passione per l’improvvisazione al violoncello si sviluppa attraverso il jazz, dalla collaborazione con l’AMR (Scuola di Musica Improvvisata di Ginevra), con vari gruppi stabili come i CowBows (quartetto di musica country-western), e in diversi progetti di musica e danza contemporanea. Nel 2017 crea a Ginevra i LemanCellos, primo e unico ensemble stabile di violoncelli della regione lemanica svizzera e francese che, grazie alla sua geometria variabile, si esibisce regolarmente dal duo all’orchestra di 50 violoncelli. Formatosi in pedagogia J-Dalcroze (CAS HEM, 2013) et in pedagogia Kodàly (CAS HEM 2018), è anche counselor a mediazione corporea a orientamento bioenergetico (SIAB, 2014). Sviluppa attualmente in Svizzera un progetto di applicazione per i musicisti della disciplina bioenergetica, in collaborazione con la SIAB di Roma, Società Italiana di Analisi Bioenergetica (fondata da A.Lowen e associata a l’ I.I.B.A, International Institute for Bioenergetic Analysis). Giacomo Grandi è Primo violoncello e coach dei violoncelli della Orchestre des Collèges de Genève (OdCG) e professore di violoncello della Accademia Kodàly di Ginevra. Suona un violoncello inglese Joseph Hill (del 1760) e un violoncello italiano Mario Gadda (del 1969).
Il violoncellista italo-svizzero Francesco Bartoletti risiede attualmente a Ginevra. Dopo aver studiato nei Conservatori superiori di Losanna e Ginevra, dove ha ottenuto il “Premier prix de Virtuosité” con lode in violoncello e musica da camera, ha cominciato proprio lì la sua carriera di musicista. Bartoletti ha interessi musicali molto eterogenei e ha quindi orientato le sue scelte artistiche in diverse direzioni di ricerca: nella musica da camera, con il “Trio Paderewski” attivo dal 2003 in diversi prestigiosi festival internazionali, nelle produzioni interdisciplinari con l’ensemble Art-en-Ciel, musica, danza, teatro, cinema; nella musica etnica del Mediterraneo con l’ensemble Zatar. Diversi dischi sono nati da questi progetti originali per sottolineare l’interesse e la qualità di queste collaborazioni che lo hanno portano a prodursi in Europa, Asia e Sud America. Francesco Bartoletti è inoltre compositore, autore di diversi brani che sono stati utilizzati in diversi progetti con la danza e, recentemente per accompagnare l’ascolto di un audio libro. Appassionato di pedagogia, Francesco dal 2003 è professore di violoncello al Conservatorio di Ginevra.
Il maestro Alberto Nones martedì 24 proporrà al pubblico castiglionese musiche di Fryderyk Chopin (1810-1849) con un concerto dal titolo “Chopin, tra Mazurke e Fantasie”.
Si inizia con “Fantaisie-Impromptu” op. 66 (1835). A seguire “Quatre Mazurkas” op. 30 (1835-37): n. 1 in do minore, Allegretto non tanto; n. 2 in si minore, Allegretto; n. 3 in re bemolle maggiore, Allegro non troppo; n. 4 in do diesis minore, Allegretto. Per concludere il primo tempo il maestro eseguirà “Fantaisie” op. 49 (1841).
Il secondo tempo inizierà con “Trois Mazurkas” op. 50 (1841-42): n. 1 in sol maggiore, Vivace; n. 2 in la bemolle maggiore, Allegretto; n. 3 in do diesis minore, Moderato. Per concludere Nones suonerà la “Polonaise-Fantaisie, op. 61 (1845-46).
Nell’estate del 2015 Alberto Nones incide in due giorni un’integrale delle Mazurke di Chopin che, pubblicata nel 2016 da Continuo Records, viene salutata come una rivelazione dalla critica specializzata. Il 22 luglio scorso ha effettuato alla “Fazioli Concert Hall” l’incisione della seconda parte del suo progetto chopiniano di lungo corso, questa volta incentrata sulle Fantasie, di prossima uscita. Si è diplomato in Pianoforte con 110 e lode al Conservatorio di Trento, perfezionandosi nel corso degli anni con maestri quali Paul Badura-Skoda, Aldo Ciccolini, Claude Helffer, Franco Scala, e si è affermato in numerosi concorsi, tra cui un primo premio alla Coppa Pianisti d’Italia di Osimo nel 1996. Pianista dalla traiettoria molto personale, si è anche laureato in Filosofia con 110 e lode all’Università di Bologna, ha conseguito un Master alla London School of Economics e ha completato la sua formazione con un Dottorato di ricerca all’Università di Trento. Già ricercatore e docente presso l’Università di Trento, l’Università della Svizzera Italiana a Lugano, la United Arab Emirates University negli Emirati Arabi, l’Università di Cambridge in Inghilterra e la Princeton University negli Stati Uniti, insegna Storia ed Estetica della Musica al Conservatorio “G. Puccini” di Gallarate. Ha creato e presiede l’Associazione Europea di Musica e Comunicazione, che attrae nella sua sede di Montecassiano nelle Marche, oltre che per le sue attività online, musicisti e studiosi da tutto il mondo. Tra le pubblicazioni di Nones figurano quattro monografie e tre curatele musicologiche e, tra i suoi dischi, trasmessi da emittenti come Rai Radio 3, Radio Vaticana, Cemat, Radio Classica, si trovano anche lavori cameristici, l’ultimo dei quali “Pietro Cimara L’Infinito – Art Songs for Soprano and Piano” (Osaka, Da Vinci Classics, 2019).
Ha scritto di lui Dino Villatico per Robinson di Repubblica: «Alberto Nones affronta un’impresa quasi irrealizzabile. Le Mazurke di Chopin sono il frutto più personale della sua ricerca, sono il suo diario intimo. La difficoltà sta nel rendere la libertà ritmica e armonica delle danze, senza trascurarne la costruzione formale, perfetta. Alberto Nones ci riesce a meraviglia. Il percorso è entusiasmante: entriamo nel laboratorio di Chopin».
Quella di Castiglione del Lago è la sua unica data italiana di quest’estate. Il suo prossimo concerto sarà l’11 settembre in Polonia a Duszniki Zdrój, nella casa padronale, oggi sede di importanti festival, dove si esibì nel 1826 lo stesso Chopin.
Tutti i concerti del Festival di Musica Classica iniziano alle 21:15. L’ingresso è riservato ai soli possessori di “green pass” accompagnato da un documento d’identità. Info prevendita e prenotazione (molto consigliata) allo 075 951099 oppure al 338 8669714.
La Sala del Teatro di Palazzo della Corgna, per ottemperare alle normative vigenti, avrà una capienza massima di 40 posti. Il biglietto costa 5 euro; abbonamento a 6 concerti 24 euro e abbonamento a tutti e 12 i concerti (quello di Villa Nazarena è gratuito) a 45 euro.