Cento anni galleria nazionale dell’umbria, al via la mostra celebrativa
PERUGIA – “Questa mostra ha il grande pregio di omaggiare sì l’Umbria, ma allo stesso tempo mette in evidenza la particolare caratteristica di una terra ricca di uno straordinario patrimonio artistico, dove la grande maggioranza di queste opere sono ancora oggi collocate nei loro luoghi d’origine”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina a Perugia alla presentazione della prossima esposizione “Tutta l’Umbria una mostra. La mostra del 1907 e l’arte umbra tra Medioevo e Rinascimento”, organizzata per celebrare i 100 anni della Galleria nazionale dell’Umbria, che sarà inaugurata il prossimo 11 marzo, realizzata con il patrocino della Regione Umbria.
“Questa particolarità – ha proseguito Marini – rappresenta un elemento di grande valore per noi come per tutte le altre regioni del centro Italia che hanno queste stesse caratteristiche. In questi territori, infatti, ancora oggi custodiamo nel luoghi in cui sono stati realizzati molte delle opere lì realizzate, dal Medio Evo al Rinascimento soprattutto. Un patrimonio prezioso custodito nei 186 musei civici, ecclesiastici e privati della nostra piccola regione. Ciò significa che la stessa arte è stata fortemente fondante degli elementi di crescita della cultura e della storia di questo territorio. Insomma, l’Umbria – ha detto – è quella terra dove camminando per i suoi antichi borghi, puoi aprire la porta di una piccola sperduta chiesa e trovarti di fronte ad un ‘Pintoricchio’. Credo quindi che questa mostra sarà da stimolo per gli umbri e per i turisti che la visiteranno per poter ‘entrare’ in questa regione e poterne conoscere la sua storia millenaria”.
“Altrettanto significativo – ha aggiunto – è il fatto di aver scelto una mostra di questo tipo per celebrare i 100 anni della Galleria nazionale dell’Umbria, anche come momento pubblico di riflessione sulla funzione ed il valore delle Gallerie civiche, e quella dell’Umbria in particolare. Luoghi nati dopo la costituzione dello Stato unitario per proteggere da un lato il patrimonio artistico, e dall’altro lato per una funzione educativa e formativa della coscienza civile dei cittadini. Una funzione oggi ancora attuale – ha concluso la presidente – e della quale dobbiamo riappropriarci”.