Città di Castello, cerimonia pubblica per la restituzione delle testimonianze storiche restaurate dal circolo Angelini
CITTA’ DI CASTELLO – “E’ importante recuperare la memoria e la storia di questa città, che è stata simbolo di democrazia, libertà, tolleranza e speranza, attraverso il restauro delle testimonianze che ispirano questi valori, nel quale l’impegno di cittadini e istituzioni è davvero motivo di soddisfazione e un segnale molto significativo per la coesione, anche ideale, della nostra comunità”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha commentato in questi termini ieri pomeriggio la cerimonia pubblica di riconsegna simbolica dei lavori di restauro effettuati nell’ambito del progetto “Adotta un monumento della tua città” dal Circolo Luigi Angelini, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, dell’Istituto Intesa San Paolo di Città di Castello e di privati cittadini che hanno aderito all’iniziativa. Gli interventi hanno riguardato del monumento alla Libertà di Elmo Palazzi, situato in piazza Raffaello Sanzio, e delle due lapidi dedicate ad Andrea Costa e Luigi Soleri affisse su Palazzo Bufalini. Nel ringraziare il sodalizio del presidente Luigi Chieli e del vice presidente Paolo Bocci per l’impegno nella tutela delle testimonianze storiche cittadine di proprietà dell’amministrazione comunale, Bacchetta ha sottolineato con particolare soddisfazione il restauro della lapide dedicata ad Andrea Costa, primo deputato italiano socialista eletto a Città di Castello, ricordando il precedente intervento di restauro compiuto dal Psi sulla lapide anni fa. “Recuperare i monumenti è un fattore di civiltà e un contributo culturale alle nuove generazioni”, hanno sottolineato Chieli e Bocci, nel ringraziare pubblicamente quanti hanno dato il proprio contributo all’intervento, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e Stefano Lanuti, dello studio di Restauro Angelucci di Roma, che ha diretto i lavori. Se per il monumento alla Libertà di Palazzi si è trattato di applicare un rivestimento protettivo a tutela della struttura in bronzo, dopo il complesso recupero eseguito sempre dal Circolo Angelini nel 2004 nel quale venne integralmente rifatta la tiara papale che non c’era più, per la lapide di Soleri l’intervento ha richiesto il completo rifacimento in resina atossica e polvere di marmo del busto posto al centro del monumento, che era andato perduto, e l’intero restauro della superficie, comprese le scritte, che ha riguardato anche la lapide di Costa. La riuscita dei lavori è stata festeggiata con un brindisi, nel buffet allestito all’interno del loggiato Gildoni dall’Asp Giovanni Ottavio Bufalini.