Corciano si prepara ad un Natale dedicato alla speranza
Un Natale dedicato alla speranza! E’ il messaggio che gli allestimenti del borgo corcianese vogliono trasmettere nella prima edizione post-lockdown di “Natale a Corciano”. Tutti visitabili in sicurezza dall’8 dicembre al 9 gennaio, perché a cielo aperto, saranno incentrati sulla “luce”, simbolo dell’uscita dalla paura e dalla chiusura degli ultimi due difficilissimi anni, messaggio di rinascita e di buon augurio. “Il nostro bellissimo borgo medievale – anticipa il Sindaco Betti – farà da palcoscenico naturale ad allestimenti singolari, frutto di preziose collaborazioni, che offriranno a cittadini e turisti un’occasione culturale di peculiare bellezza. In questi giorni le installazioni stanno iniziando a prendere forma tra gli sguardi curiosi dei passanti che già dicono “che belli” anche se le opere sono solo all’inizio.” In Piazza dei Caduti, grazie alla collaborazione con il Garden Club di Perugia e dietro la curatela dell’artista Antonella Parlani, prenderà vita l’installazione vivaistico-floreale “Magia di Natale nel Bosco Incantato”, realizzata con intrecci di rami, foglie e muschio dai quali spunteranno gli animali del bosco, contornati da una grande proiezione sulla facciata del Palazzo comunale. Non la consueta proiezione con quadrati intorno alle finestre o con Babbo Natale che passeggia tra le mura … è stato ideato qualcosa di inedito e qualitativamente interessante. Grazie all’instancabile impegno dei volontari della Parrocchia Santa Maria Assunta, tra le piazzette, le viuzze e i giardini del paese, tornerà il Presepe monumentale, con personaggi e animali a grandezza naturale e scene di vita quotidiana. Lungo le principali vie del borgo, inoltre, un allestimento a tema, realizzato con il contributo degli allievi dell’Istituto Comprensivo Benedetto Bonfigli, darà il tocco di magia finale al contesto. Le Associazioni “Convivium” e “Arte in… Bottega” cureranno invece alcune mostre permanenti, sempre dedicate al Natale e alla luce. “Un’edizione davvero singolare – conclude orgoglioso Betti – che vuole far apprezzare, far riflettere e far guardare “oltre”.