Dal 7 al 15 agosto il festival corcianese torna con un’edizione speciale dedicata a Dante
Sperimentazione, tradizione e valorizzazione del territorio. Sono gli ingredienti che da sempre caratterizzano il Corciano Festival, una delle manifestazioni più antiche dell’Umbria e un’importante attrazione turistica che negli anni ha saputo rinnovarsi senza mai perdere il suo legame con il territorio e la sua memoria storica. La 57^ edizione dell’evento, organizzato e promosso dall’Associazione Turistica Pro Loco Corciano in collaborazione con il Comune di Corciano, si terrà dal 7 al 15 agosto 2021 e sarà dedicata a Dante, in occasione dell’anno della celebrazione del 700º anniversario della sua morte.
Nove giornate di spettacoli all’aperto tra arti visive, teatro, musica, letteratura e rievocazioni storiche, allestiti in tutta sicurezza, all’insegna della qualità e della multidisciplinarietà con un cartellone che attraverserà tutti i linguaggi artistici accompagnando visitatori, pubblico e turisti nei luoghi storici, lungo le vie, gli scorci e nelle piazze del suggestivo centro di Corciano, selezionato tra I Borghi più belli d’Italia e riconosciuto come Destinazione Europea d’Eccellenza.
Nel vivo del programma. La sezione Arti Visive presenta l’esposizione, ideata, curata a coordinata da Gabriele Perretta, “+ Divenire. Dove inizia il nuovo esodo”, dedicata alla band The Smiths, e in particolare al frontman Paul Morrissey, che hanno segnato il turning point della «differenza», e alla memoria del regista Derek Jarman, che potrebbe essere considerato il profilo di uno «scritto corsaro» di Pier Paolo Pasolini. Una mostra diffusa in alcuni dei luoghi storici del borgo: la Chiesa Museo di San Francesco, le Stanze del Palazzo Comunale, il Museo Piccolo, l’Antico Mulino Piccolo, l’Antico Mulino Grande, il Belvedere (Porta Rossa), l’ex-Museo Paleontologico (Sala del Chiostro del Palazzo Comunale), la Biblioteca del Chiostro.
L’esposizione ha come nodo centrale il concetto di evoluzione nell’arte e nella vita dei soggetti plurali, in movimento verso una nuova antropologia. Le diverse sezioni che la configurano mirano a testimoniare che l’arte e il suo essere sociale si trovano ad attraversare una nuova e importante fase storica. Infatti, +Divenire è intenzionata a cogliere la mediamorfosi di questa fase, rappresentando comportamenti e forme di vita, esistenze e biografie artistiche, tracce di storia e segni della trasformazione; una sorta di allegoria della cultura dei nostri tempi, costretta tra due strade senza uscita: quella di un passato con futuri già in progress e l’attualità in «diversi divenienti». “Il progetto artistico – spiega il curatore Perretta – descrive la molteplice realtà delle condizioni dei generi umani, oggi, una realtà molteplice, ricca di aspettative, e cerca di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla realtà più vera e più sofferta degli artisti e delle arti contemporanee. Una realtà, dal punto di vista formale in continua reinterpretazione e dal punto di vista sociale in continua mediamorfosi. È, dunque, molto importante capire prima di giudicare, ma proprio la numerosissima documentazione fotografica della mostra, insieme alle opere, alle azioni artistiche, ai comportamenti sociali che la attraversano, sono un ottimo mezzo per capire, un tentativo per ricordare a tutti che ogni essere umano è pur sempre un animale storico”.
Le altre esposizioni del Festival: “Mostra di strumenti musicali dal Medioevo al Rinascimento”, ideazione e cura Giovanni Brugnami, in collaborazione con I Menestrelli di Corciano; “Mostra su arcieria e armi medievali”, a cura di Mauro Ragni in collaborazione con Sebastiano Rabito, Stefano Bacecci, Sara Morganti e Sandro Fondacci; “Resilienza”, mostra personale della pittrice Laura Simoni.
La sezione dedicata alla musica si accende sabato 7 agosto, alle 21.30 in Piazza Coragino, con il concerto inaugurale del Festival affidato a Micrologus con “Ballata, I vò che tu ritrovi amore” musiche di trovatori francesi e anonimi italiani all’epoca di Dante Alighieri. Un excursus tra le musiche dei più importanti trovatori del XIII sec. che Dante cita nelle sue opere per descrivere l’eccezionale ambiente musicale che ben conosce, confrontate con la più antica produzione italiana di ballate del primo Trecento.
Per la prima volta a Corciano la Piacenza Wind Orchestra, un gruppo nato nel 2019 da un’idea di alcuni giovani musicisti del Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza con l’intento di approfondire il genere musicale Jazz, Swing e Blues del periodo della grandi Big Band americane, sperimentando e ricercando nuove sonorità. A Corciano l’Orchestra presenta: “F. Hayden, F. Farkas, J. Ibert, G.Verdi, G.Rossini, G. Gershwin – i colori della grande musica”, domenica 8 agosto in Piazza Coragino.
Torna al Festival il Billi Brass Quintet con un nuovo progetto prevede la proiezione live del film The Playhouse (Il teatro, 1921), uno dei capolavori del cinema muto firmato Buster Keaton, con musica originale e inedita scritta per il gruppo dal compositore americano David Short. L’itinerario proseguirà poi attraverso epoche diverse, con un repertorio che vedrà proprio il teatro come protagonista, spaziando dall’operetta (Offenbach) all’opera italiana (seria e buffa, Verdi e Rossini), fino ai più amati Musical di Broadway (Gershwin e Bernstein). In scena il 12 agosto in Piazza Coragino.
La sezione teatro mette in scena uno spettacolo itinerante creato appositamente per il Corciano Festival. Si tratta de “I miei incantesimi sono finiti”, un’originale rivisitazione de “La Tempesta” di William Shakespeare, ad opera del regista e attore umbro Samuele Chiovoloni, prodotto dall’Associazione Argo in collaborazione con il Festival. Rappresentato in una versione sperimentale, lo spettacolo prenderà forma nelle vie e nelle piazze del borgo, valorizzandone le peculiarità e le atmosfere naturali, e seguirà una partitura sonora di dialoghi e musica che sarà ascoltata dal pubblico attraverso le cuffie del proprio cellulare. Il suono accompagnerà l’intera performance per un percorso solitario e immersivo e gli spettatori saranno trascinati in un labirinto di suono e visione dove ‘magico’ e ‘fantastico’ saranno compagni di viaggio in ogni scena e ambientazione. “A dispetto del primo anno senza teatro dal dopoguerra a questa parte – spiega Chiovoloni – vogliamo che lo spettacolo riproduca, come un’allegoria, questo passaggio dall’isolamento alla comunità, dal consumo di intrattenimento in solitaria e negli spazi privati all’incontro nello spazio pubblico”. (In scena il 10 e l’11 agosto, ogni sera con 2 repliche, la prima alle 20, la seconda alle 22).
In onore del “Sommo Poeta” andrà in scena il Jukebox Dantesco (Inferno), performance improvvisate per un’attrice e un musicista, con Fiammetta Olivieri e Fabio Serafini. Uno spettacolo che andrà in scena per due repliche e che prenderà ogni volta dall’interazione diretta con il pubblico.
La sezione letteraria ospita anche quest’anno una serie di incontri a cura del giornalista e scrittore Giovanni Dozzini. Si parte con la presentazione del libro di Valentina Mira “X” (Fandango Libri, 2021) moderata dallo scrittore Pierpaolo Peroni; l’11 agosto ospite del Festival Sandro Campani con il suo “I passi nel bosco” (Einaudi Editore, 2020), con lui ci sarà Giannermete Romani, e il giorno seguente è la volta della scrittrice Simona Baldanzi con “Corpo Appennino – In cammino da Monte Sole a Sant’Anna di Stazzema” (Ediciclo Editore, 2021), insieme a lei ci sarà Barbara Pilati. Dopo la pausa forzata del 2020 tornano le residenze letterarie del Corciano Festival. Simona Baldanzi, Sandro Campani e Valentina Mira saranno i protagonisti della seconda edizione. La formula è la stessa che ha contraddistinto la prima fortunata edizione: i tre scrittori soggiorneranno a Corciano per quattro giorni, durante i quali entreranno in contatto con le donne e gli uomini che abitano il borgo, con le sue storie, il suo spirito. Baldanzi, Campani e Mira scriveranno dei racconti, in presa diretta, ambientati a Corciano, e durante la serata finale, venerdì 13 agosto, li leggeranno in piazza Doni.
E ancora, a cura del Festival, domenica 8 agosto la presentazione del libro di Luca Gatti “Trentasei” (Bertoni Editore, 2020); lunedì 9 agosto Nicola Mariuccini presenta il suo “Avrai vent’anni tutta la vita” (Castelvecchi, 2020) e in serata, in Piazza Coragino, ci sarà il cantautore Paolo Vallesi, questa volta in veste di scrittore, con il suo libro autobiografico “La Forza della (mia) Vita” (Bertoni Editore, 2019). La presentazione sarà inframezzata da esecuzioni musicali e con l’autore ci sarà la giornalista Mariangela Taccone.
Non mancheranno, inoltre, le affascinanti rievocazioni storiche in costume del ‘400, in scena in una ‘nuova veste’ ma sempre nelle giornate dal 13 al 15 agosto: i Menestrelli di Corciano diretti da Giovanni Brugnami accompagneranno le letture del Decameron; la Cerimonia del Lume si svolgerà, come ogni anno, con il dono del cero da parte della Magistratura corcianese alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Nella giornata di Ferragosto, in Piazza Coragino, si terrà una Cerimonia in costume del ‘400 per rendere omaggio al Gonfalone di B. Bonfigli e la serata si concluderà con la ormai consueta disfida degli arcieri tra i rioni medievali di Corciano (Borgo, Castello, Santa Croce, Serraglio).
Tutte le sere la Taverna del Duca sarà pronta ad accogliere i commensali per gustose cene a base dei presidi Slow Food e delle eccellenze umbre.
Il Festival è promosso e organizzato dall’Associazione Turistica Pro Loco Corciano, in collaborazione con il Comune di Corciano e la Regione Umbria. È sostenuto dal BCC – Banca Centro e reso possibile dall’impegno e dalla passione dell’intera comunità corcianese,
INFO:
Per assistere agli spettacoli serali è necessaria la prenotazione.
Tel. 075 5188255 (h 10.00 – h 13.00 e h 15.00 – h 19.00)
Comune di Corciano | cultura@comune.corciano.pg.it
Associazione Pro Loco Corciano info@prolococorciano.it | www.prolococorciano.it
www.corcianofestival.it