Danza e varietà, “Produzioni Ciarfix” vince la scommessa
“Produzioni Ciarfix” e Cinematografo Sant’Angelo: a Perugia c’è chi vince scommesse puntando su danza e varietà. A certificarlo sono un teatro sempre pieno e i consensi riscossi ad ognuno dei sette spettacoli alternatisi in una rassegna – “Ciak! Si danza in scena” – che suonava come una sfida ambientata in un luogo dove è il cinema a fare la parte del leone. Un successo che, a due appuntamenti dal traguardo prima della pausa estiva, viene adesso legittimato dall’annuncio dei fratelli Gatti, che gestiscono la struttura nel cuore del Borgo d’Oro, che la rassegna e la sinergia potranno fare il bis dal prossimo settembre in avanti. Perché il “live” piace, regala emozioni e consente in un ambiente relativamente piccolo la magia di un rapporto tra spettatore e artista che difficilmente si trova altrove. Succede grazie a un gruppo di ragazzi a cui il pubblico non può che volere bene ogni volta di più se è vero che ammira, applaude, talvolta ride e alla fine va a stringere la mano. Così, Chiara Ciarfuglia, Domiziano Toniolo e Samuele Gamba, ballerini tutti molto giovani ma già esperti a livello internazionale, hanno saputo stregare un po’ tutti. “Siamo molto contenti di com’è andata la stagione – racconta il frizzante trio – con un cartellone fatto di spettacoli di diverso genere andati in scena nel teatro di via Lucida, in corso Garibaldi, dove da parecchio tempo mancavano esperienze dal vivo. Non potremo mai ringraziare abbastanza Mauro Gatti per la fiducia accordata e soprattutto la libertà di poterci esprime al meglio in una location storica, un vero cameo nella città di Perugia dove salire sul palco rappresenta un onore incredibile ed un’emozione unica”.
Due i segreti alla base dei traguardi raggiunti: “Il fatto sorprendente che i nostri spettacoli – spiega Chiara Ciarfuglia, che è anche la direttrice artistica di “Produzioni Ciarfix” – attraggano un target molto ampio di pubblico, che va dai giovanissimi fino a persone adulte e di diversa estrazione sociale, tanto da “convincere” e conquistare persone scettiche rispetto alla danza poi diventate spettatori habitué dei nostri spettacoli. E in più il fatto che il nostro nuovo format di “danza e varietà”, che prevede una fusione di danza di vari stili, gag, canto e molto altro, riesce ad essere ben compreso dal pubblico, capace di realizzare come la danza di alto livello in simbiosi con altri generi di intrattenimento possa portare ad un risultato anche comico e comunque emozionante ed estremamente coinvolgente”. L’esperienza e la classe di Chiara, l’arte del tip tap e le qualità da frontman di Domiziano e la versatilità di Samuele hanno insomma fatto centro e il primo a riconoscerlo è proprio Mauro Gatti, che gestisce il cinematografo: “Oltre al bellissimo rapporto di rispetto ed amicizia che si è creato con i ragazzi di “Produzioni Ciarfix”, ritengo sia giusto dare continuità ad un progetto che è partito in via sperimentale e che solo avendo un seguito si potrà consolidare. Del resto, ci piace il fatto di proporre ai nostri clienti continue novità e con questa rassegna abbiamo potuto constatare una presenza crescente che ha visto aggiungersi agli adulti più affezionati anche bambini, ragazzi e giovani coppie che forse nemmeno conoscevano l’esistenza del nostro cinematografo o forse non avevano mai avuto occasione di venirci”. E a proposito dei più piccoli rappresenta un’assoluta novità la scelta di puntare a delle matinée per le scuole, la prima delle quali andrà in scena sabato 27 (alle ore 10) con la replica di “Alice e le meraviglie del Teatro”, spettacolo di danza metateatrale. Prima, però, l’appuntamento di giovedì 25 (ore 21) con l’inedito “Popular Warhol”, spettacolo di danza “che vuole omaggiare concludono i tre ballerini – il grande Andy Warhol per tutto ciò che ci ha regalato, per averci aperto gli occhi e per aver cambiato il concetto d’arte. Un po’ quello che vorremmo in piccolo fare noi nell’ambito della danza puntando per la prossima stagione ad un programma ancora più ampio con spettacoli nuovi e ricchi di contaminazioni, senza tralasciare le repliche dei nostri “maggiori successi” e, perché no, anche qualche trasferta per farci conoscere in giro per l’Italia”.