En plein di turisti per la Mostra del tartufo di Città di Castello
CITTA’ DI CASTELLO – Mostra del Tartufo: turisti da tutta Italia per la trifola e per l’arte. Sarà ricordata soprattutto per una presenza di turisti superiore a qualsiasi altra, la 39° edizione della Mostra nazionale del Tartufo bianco di Città di Castello, che nel fine settimana dei Santi ha registrato il tutto esaurito nelle nei ristoranti, nelle strutture ricettive, negli agriturismi ed anche nell’area camper del parcheggio Ferri. “Abbiamo lavorato molto sulla promozione sui circuiti nazionali e siamo stati ripagati della scommessa fatta con il Touring Club, a Bologna da Fico, a Roma con la stampa nazionale. La Trifola si sta avviando a diventare un grande attrattore per il territorio e la Mostra né è stato un saggio” dichiarano il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti, Mauro Severini, presidente della Comunità Montana e Luigi Bartolini, consigliere delegato alla Promozione del Tartufo. “Dobbiamo proseguire su questa strada e far vivere il tartufo tutto l’anno con eventi ed animazione, dato che come recita lo slogan che ha contribuito al successo dell’edizione 2018 A Città di Castello, le quattro edizione del tartufo. L’incremento di ingressi nelle strutture museali cittadine, convenzionate con la Mostra, testimonia che il tartufo è un passe-partout per far conoscere anche le nostre eccellenze artistiche e architettoniche”. L’impennata di biglietti in particolare è stata registrata ai Musei Burri con oltre 900 visitatori, al Museo del Duomo, dove si stima un più 30% ed in generale in tutto il circuito cittadino. “Questa Mostra verrà ricordata anche per la diffusa copertura che i mass media nazionali ci hanno riservato, grazie ad alcune iniziative qualificanti che sono state inserite a corredo di un programma il cui centro erano i produttori ed i commercianti di tartufo. L’evento di musica live e degustazioni, la solidarietà con la battaglia di Silvana Benigno, le mille curiosità del popolo dei tartufai e Parola di Chef sono stati elementi non secondari, dando ritmo e atmosfera alle quattro giornate di Città di Castello, a vantaggio dei turisti ma anche dei tifernati che hanno frequentato la Mostra con un interesse rinnovato” proseguono gli amministratori, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito al successo: “In primo luogo tutto il mondo del tartufo, la sua filiera produttiva, da chi lo coglie a chi lo elabora e lo mette in commercio; le istituzioni che hanno creduto anche quest’anno nella nostra iniziativa, Regione Umbria e Gal, gli uffici di Comunità Montana e per il Comune, il Servizio Sviluppo economico e la sua responsabile Anna Maria Cagnoni e la Comunicazione. Una menzione speciale va all’Associazione Tartufai, senza i quali non avremmo a disposizione la materia prima per fare la Mostra e a chi ha pensato e vivacizzato il nuovo spazio Parola di Chef, che ha ospitato a rotazione chef, libri, degustazioni, esperti fino al gran finale con il cuoco simbolo del Tartufo alto tiberino Pierluigi Manfroni. Grazie a Marino Marini e Massimo Zangarelli, al Centro di formazione G.O. Bufalini e all’Istituto superiore Cavallotti Patrizi Baldelli, ai ragazzi della Tevere Group Servizi, coordinatrice di un Salone dell’Olio che ha ottenuto un riscontro oltre le previsioni e su cui dunque dobbiamo lavorare in maggiore sinergia con il tartufo”. Parola di chef è statp un termometro per le presenze esterne, che ad ogni appuntamento hanno preso d’assalto i tavoli ed assistito alle degustazioni assistite con molto interesse. Da Bergamo ad Agrigento, con punte dal Lazio, da Toscana e Abruzzo, le provenienze quest’anno sono state molto eterogenee e continuative. Parola di elogio e di ringraziamento vanno anche al XI Salone del vino e a Tiziana Croci, presidente locale di Ais, ospitato nell’Atrio del Comune, ai produttori a chilometri settanta e a Luca Stalteri con il Salone della biodiversità sotto il Loggiato Gildoni. “Ci sembra un bel segnale inoltre che due professionisti come Fabio Battistelli e Paolo Granci si siano spesi per la città, dando fiducia alla Mostra del Tartufo, l’uno come direttore artistico di Sulle note del Tartufo, l’altro impegnandosi nelle veste di cuoco per caso nelle degustazioni”. Tra le novità di quest’anno la presenza di Bagnoli Irpinio, membro come Città di Castello dell’associazione Città del Tartufo: “Abbiamo confermato la nostra adesione a questo organismo perché qualità e quantità del tartufo locale ci inducono a svolgere un ruolo nella valorizzazione di una risorsa inestimabile”. E domani si ricomincia: “Città di Castello, il tartufo tutto l’anno non solo uno slogan ma la sintesi di una politica che vogliamo portare avanti fin da subito con nuove iniziative che tengano sempre accesa l’attenzione sul nostro territorio e sulle sue eccellenze”.