“Facciamo Luce Sul Teatro!” anche agli Illuminati di Città di Castello

Città di Castello – Le luci del Teatro comunale degli Illuminati saranno accese dalle 19.30 alle 21.30 di oggi, lunedì 22 febbraio, per l’adesione del Comune di Città di Castello, insieme all’associazione Castello Danza e al gestore Sogepu, all’iniziativa dal titolo “Facciamo Luce Sul Teatro!”, promossa dall’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo (U.N.I.T.A.). “Le restrizioni della zona rossa ci impediscono di aprire le porte del nostro teatro ad artisti, maestranze, appassionati – spiega l’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli – ma insieme alle scuole di danza riunite nell’associazione Castello Danza, che ci hanno proposto l’idea, e alla nostra società partecipata Sogepu, che gestisce la struttura, abbiamo comunque voluto dare un segnale di condivisione dell’appello a tornare a parlare di spettacolo dal vivo e a programmare la riapertura in sicurezza dei teatri che l’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo rivolge al Governo, alle istituzioni e alle comunità locali”. La mobilitazione nazionale giunge a un anno di distanza dal primo provvedimento governativo che stabiliva la chiusura dei teatri per contenere la diffusione del Coronavirus e ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla necessità che questi luoghi tornino a essere ciò che da 2.500 anni sono sempre stati, ovvero piazze aperte sulla città, motori della vita sociale e culturale di una comunità. “Castello Danza si è attivata da subito per sostenere questa iniziativa di respiro nazionale e, pur con i limiti alla possibilità di partecipare fisicamente, manifesterà la propria solidarietà portando davanti al Teatro comunale degli Illuminati, luogo sacro e tempio della vita artistica dei danzatori, i simboli di questa professione, di questa passione: un tutù e delle scarpe da punta, uniti all’immagine della nostra associazione”, spiega Maria Cristina Goracci, presidente di Castello Danza. “Il messaggio di cui ci facciamo portatori è quello dell’orgoglio e della consapevolezza che l’unione può fare la differenza, può accendere una luce – sottolinea Goracci – una luce sul teatro, ma prima ancora una luce sulle ‘passioni’, perno e motore dell’animo umano”.