Festival del Cinema di Spello, CUori Puri fa incetta di voti

SPELLO – Si sono spente le telecamere del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri” e il film che ha accompagnato la settima edizione si è concluso. Domenica 4 marzo, infatti, il pubblico ha assistito alle ultime proiezioni, che ora torneranno puntuali nel 2019. E mentre l’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora”, presieduta da Donatella Cocchini, porta a casa l’ennesimo grande successo e si rimette subito al lavoro per costruire l’ottava edizione, i professionisti del dietro le quinte hanno fatto ritorno a casa, con un premio nelle mani e proiettati verso nuovi lavori. Sabato 3 marzo, infatti, in quel piccolo gioiello che è il Teatro Subasio di Spello si è tenuta la consueta cerimonia di chiusura del Festival, nel corso della quale sono stati decretati i vincitori di questo 2018.

I PREMIATI – Diverse le sezioni in concorso, a cominciare dai film italiani che hanno visto trionfare “Cuori puri”, opera prima di Roberto De Paolis, a cui sono andati i premi per la sceneggiatura (Roberto De Paolis, Luca Infascelli, Greta Scicchitano e Carlo Salsa), i costumi (Loredana Buscemi), l’acconciatura (Simone Di Fazio) e il fonico (Angelo Bonanni). Ad aggiudicarsi invece la fotografia (Stefano Falivene) e le musiche (Leonardo Rosi) è stata la pellicola firmata da Andrea De Sica “Figli della notte”, mentre per la scenografia (Emita Frigato) e il produttore esecutivo (Patrich Giannetti) è stato premiato “Una questione privata” di Paolo e Vittorio Taviani. Doppietta anche per “Smetto quando voglio. Ad honorem” di Sydney Sibilla, che ha portato a casa il premio per il trucco (Roberto Pastore) e gli effetti digitali (22Dogs), ai quali si è aggiunto il premio come miglior film votato del pubblico, ritirato dall’attore Marco Bonini. Il riconoscimento per il miglior montaggio (Francesco De Matteis) è andato a “Il vangelo secondo Mattei” di Antonio Andrisani e Pascal Zullino, mentre per il montaggio del suono (Fabio D’Amico e Filippo Barracco) ha trionfato “Il contagio” di Matteo Botrugno. A chiudere il cerchio, infine, la pellicola “Tiro Libero” di Alessandro Valori, a cui è andato il premio per il miglior creatore di suoni (Massimo Marinelli). A conquistare la giuria dei film europei “Quando hai 17 anni” di André Téchiné, mentre per la sezione documentari il premio è andato a “Lontano dagli occhi” di Domenico Iannacone e Luca Cambi. Tra i premi speciali quello istituito dal Centro Sperimentale di Cinematografia e consegnato al documentario “Shuluq – Vento di mezzogiorno” di Martina De Polo, e quello voluto da cinemaitaliano.info che ha premiato il film “Easy – Un viaggio facile facile” di Andrea Magnani. Per la sezione backstage, invece, ad imporsi è stato il “making of” di “Raffaello. Il Principe delle arti” prodotto da Sky in collaborazione con Musei Vaticani, Magnitudo Film e Nexo Digital. Tra le sezioni in concorso, infine, quella dedicata ai cortometraggi, novità del 2018. Per la prima edizione dello Spello International Short Film Festival a trionfare sono stati “Stella 1”  di Roberto D’Ippolito e Gaia Bonsignore per la fotografia (Stefano Usberghi), la scenografia (Samuele Bertocci e Gianluca Borgogni) e i costumi (Chiara Baglioni), “Last Respect” di Reut Dagbar Agami per la sceneggiatura, “Goodbye Love” di Antonello Novellino e Paky Perna per la categoria “Best short” ed infine “Volevamo fare u cinema” di Niccolò Gentili per le musiche (Paolo Costa) e il montaggio (Salvatore Sclafani). Il “Premio all’eccellenza” per il 2018 è andato, invece, al regista Franco Piavoli. E poi, gli studenti. Tra i premiati, infatti, anche dei giovanissimi, che hanno partecipato ai concorsi loro dedicati. Come Lavinia Artusi dell’Istituto Italiano di Design di Perugia, che ha portato a casa il riconoscimento per il miglior bozzetto nell’ambito del tema “Raffaello in Umbria”. A conquistare il favore della giuria per scuole è stata invece Giusy Galletti dell’Istituto d’istruzione superiore “Marconi Pascal” di Perugia. Il premio per il miglior cortometraggio dedicato al tema “Libertà e diversità” è andato, infine, ad Amedeo Giulio Proietti Bocchini del Liceo classico “Frezzi” di Foligno.

LE NOVITA’ PER IL 2019 – Nel corso della cerimonia di premiazione – che ha visto intervenire, tra gli altri, gli attori Alessandro Sperduti, padrino del Festival, Romano Reggiani ed Antonio Spagnuolo – presentatore della serata insieme a Simona Fiordi – e i registi Sergio Martino e Alberto Sironi, la presidente Donatella Cocchini ha anticipato anche alcune delle novità che caratterizzeranno l’ottava edizione. La prima riguarderà la giuria dei film italiani, che sarà composta da alcuni dei professionisti vincitori dell’edizione precedente, “affinchè – ha spiegato – a premiare gli artigiani del dietro le quinte siano altri artigiani”. L’altra, invece, l’introduzione di una nuova sezione, ossia quella dei backstage di fiction e serie tv, “per fare del Festival – ha sottolineato Donatella Cocchini – una manifestazione sempre più vicina ai giovani”. Annunciato, infine, il tema a cui dovranno ispirarsi i documentari, che nel 2019 dovranno parlare di arte. Spente le telecamere, quindi, si rimettono in carica le batterie e inizia il countdown in vista dell’ottava edizione.

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