Focus dell’Istituto Conestabile Piastrelli sulle prospettive regionali al convegno “Lavoro, coesione sociale e sostenibilità”
PERUGIA – La prima parte del Convegno ha avuto come autorevole protagonista il prof. Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro e presidente dell’Istat, che ha analizzato le criticità dell’attuale modello di sviluppo e la necessità di transizione verso obiettivi di sostenibilità integrale, così come auspicato da papa Francesco nella Laudato si’e delineato nell’Agenda 2030 dell’ONU (un resoconto più ampio è disponibile nell’altro file). Al termine della sua interessante ed articolata relazione, il prof. Giovannini ha ricevuto vivi apprezzamenti dalla folta platea di partecipanti, circa 250 persone, che hanno gremito l’Aula Magna del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi; un insieme composto da autorità, rappresentanti delle Istituzioni, operatori economici e sociali, docenti e studenti. Ha poi fatto seguito uno stimolante intervento del prof. Marcello Signorelli sulla cresciuta esigenza di formazione continua per adeguarsi alle forme di nuovo lavoro nel futuro.
Molto interessanti sono stati gli esiti della tavola rotonda coordinata dal prof. Luca Ferrucci, dedicata allo scenario della nostra regione relativamente all’obbiettivo della sostenibilità. Ad essa hanno partecipato l’Assessore regionale all’innovazione e allo sviluppo Fabio Paparelli, accompagnato dal Direttore generale Luigi Rossetti, il past-Presidente di Confindustria Perugia Antonio Campanile, il Segretario regionale CISL Ulderico Sbarra, il Direttore della Caritas diocesana Giancarlo Pecetti.
L’Assessore Paparelli ha illustrato gli sforzi fatti dalla Regione per contrastare l’emergere di difficoltà per le imprese e famiglie, in un difficile contesto dovuto alla discontinuità delle politiche industriali ed alla riduzione degli investimenti pubblici nazionali. Ha proclamato la innovazione e la sostenibilità come criteri guida dell’azione amministrativa e della futura programmazione dei fondi europei, attuando politiche selettive volte a far leva sui punti di forza costituiti da green economy, cultura, turismo e e settori industriali più innovativi e dinamici.
Campanile ha sottolineato come il tema della sostenibilità, in particolare di quella ambientale, debba essere messo al centro dell’Agenda politica anche in Umbria dove, al di là della immagine di “cuore verde d’Italia” esistono ritardi sia nella sfera privata che in quella pubblica; In particolare ha osservato come nella gestione dei rifiuti sia ancora rilevante il ruolo delle discariche, rispetto a strumenti più moderni e sicuri. Ha richiamato inoltre l’attenzione sul fatto che le imprese associate a Confindustria hanno fatto registrare negli ultimi anni un aumento della produzione e della occupazione, grazie agli investimenti in innovazione e al miglioramento della produttività.
Sbarra ha sottolineato che, di fronte alla complessiva decadenza economica e demografica dell’Umbria, occorre rapidamente invertire la rotta puntando alla riduzione delle disuguaglianze e della povertà e assicurando l’aumento del welfare per la popolazione anziana e per i disoccupati. Il Sindacato ha portato avanti specifiche richieste in tal senso trovando aperture da parte del governo regionale e seguirà con attenzione il programma di utilizzazione dei fondi europei.
Pecetti ha illustrato l’iniziativa Caritas di politica attiva del lavoro, attraverso il collocamento di giovani presso aziende, giunta al secondo anno di realizzazione ed ha annunciato la nascita di un Osservatorio sull’etica del lavoro nelle imprese della regione. Altre iniziative avviate sono la raccolta di prodotti alimentari presso i supermercati e di farmaci presso le farmacie, da distribuire alle famiglie bisognose. Si tratta di iniziative di solidarietà con numeri non molto grandi, ma che nostrano un Umbria generosa di volontari e donatori.