Fondazione CariPerugia Arte, porte virtuali aperte sull’arte

Perugia – Un calendario di webinar su temi specifici e pillole di approfondimento per andare alla scoperta della storia, delle curiosità e delle singole opere d’arte esposte nelle mostre “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” e “Dal lustro all’istoriato. Raffaello e la nuova maiolica”.

A fronte della chiusura di mostre e musei le attività della Fondazione CariPerugia Arte non si sono fermate e “in attesa – afferma la Presidente Cristina Colaiacovo – che si torni presto a visitare i percorsi espositivi allestiti a Palazzo Baldeschi a Perugia e alle Logge dei Tiratori della Lana a Gubbio, per i quali abbiamo già previsto una proroga, continuiamo a coinvolgere il pubblico con un ricco programma online realizzato grazie al contributo dei curatori delle due mostre e di numerosi esperti. Crediamo che in questo momento in cui le persone sono fisicamente distanti dai luoghi della cultura, sia fondamentale aprire porte virtuali che riducono le distanze e ci mantengono connessi”.

Il ciclo di webinar si è aperto con un primo focus su “Il laboratorio di Raffaello e il blu egizio” organizzato in collaborazione con la Fondazione Post e basato su un’analisi effettuata sull’affresco di Raffaello raffigurante “Il trionfo di Galatea” dal Laboratorio di Diagnostica per i Beni Culturali di Spoleto, su incarico dall’Accademia Nazionale dei Lincei. Dal lavoro è emerso che per le parti colorate di blu Raffaello utilizzò il cosiddetto blu egizio, il primo colore artificiale della storia, il cui uso si era perso dopo la fine dell’Impero romano, sostituito dal lapislazzuli.

Il programma si è poi indirizzato sulla serie di approfondimenti “Le virtù del collezionismo: il caso della ceramica”, che spazia su vari temi collegati alla mostra Dal lustro all’istoriato: Raffaello e la nuova maiolica.

Il primo appuntamento, incentrato su “La maiolica in Umbria, casi virtuosi di collezionismo pubblico e privato”, si è tenuto lo scorso 4 dicembre. Dopo il saluto di Mauro Cesaretti in rappresentanza della Fondazione, sono intervenuti il Prof. Francesco Federico Mancini, Ordinario di Storia dell’Arte Moderna dell’Università degli Studi di Perugia nonché Direttore del Museo Regionale della Ceramica e della Pinacoteca Comunale di Deruta che ha dedicato un approfondimento alla Collezione di ceramiche della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e il Prof. Franco Cocchi, Docente di Psicologia del Lavoro presso l’Università degli studi di Perugia e uno dei curatori della mostra allestita a Gubbio, che ha offerto uno spaccato sulla psicologia e sull’economia del collezionismo”.

Il secondo appuntamento, in programma per oggi, venerdì 18 dicembre, si focalizzerà su “Deruta tra pubblico e privato”, con gli interventi di Giulio Busti, altro curatore della mostra e Conservatore del Museo della Ceramica di Deruta, che prenderà in esame la collezione Magnini esposta nel museo derutese per poi lasciare la parola a Giorgio Moretti che si soffermerà sulla ceramica come espressione d’arte contemporanea portando l’esperienza della Fondazione Moretti. Terzo appuntamento con “Da vino e ceramica a ceramica e vino: il caso della Fondazione Lungarotti” attraverso le testimonianze di Maria Grazia Lungarotti, storica dell’arte e fondatore del MUVIT e Teresa Severini, Fondazione Lungarotti, enologa, che parleranno rispettivamente del collezionismo come stile e ragione di vita e del MUVIT come promozione artistica e culturale del territorio.

“Fra Gubbio e Gualdo” è, invece, il tema che verrà affrontato da altri due autorevoli esperti: Maurizio Tittarelli Rubboli, membro della Commissione Arte e Cultura Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ed artista ceramista, che rappresenterà il caso della collezione della Rocca Flea a Gualdo Tadino, ed Ettore Sannipoli storico della ceramica che parlerà sul tema della ceramica e del collezionismo delle opere storicistiche nell’Ottocento.

L’ultimo appuntamento del ciclo getta uno sguardo su “Italia e oltre”, con l’archeologo e ceramologo Luca Pesante, Collaboratore dei Musei Vaticani, che si soffermerà sull’eccezionale caso della collezione dei piatti di Castel Gandolfo per poi lasciare spazio ad un ulteriore intervento sulla collezione Campana del Louvre.

Mercoledì scorso, con un intervento di Giovanni Manuali, curatore dei beni ABA, è invece iniziato il programma “I Mercoledì di Raffaello” che offrirà la possibilità di effettuare delle mini-visite online all’interno di Palazzo Baldeschi incentrate su alcune opere simbolo, una per ciascuna delle sezioni della mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” curate dalla Fondazione CariPerugia Arte e dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”. A guidare i visitatori in questo viaggio virtuale saranno dunque i curatori, per la parte multimediale della mostra Francesco Federico Mancini e per quella espositiva Alessandra Migliorati, Stefania Petrillo (entrambe docenti all’Università degli Studi di Perugia), Saverio Ricci (della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la città de L’Aquila) e, appunto, Giovanni Manuali coordinatore della sezione della mostra curata dall’Accademia di Belle Arti di Perugia. Infine, interverrà Giovanna Giubbini, alla guida della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria.

Tutti gli appuntamenti, trasmessi sui canali Facebook e Youtube della Fondazione, possono essere consultati anche accedendo alle sezioni dedicate sul sito www.fondazionecariperugiaarte.it