Numeri da record per la mostra “Gubbio al tempo di Giotto”
GUBBIO – Sono dati da record quelli che provengono dalle biglietterie dei tre musei coinvolti nell’esposizione “ Gubbio al tempo di Giotto”, sia come dato complessivo intorno ai 24.000 visitatori, sia in riferimento al dato parziale di ottobre, che si incrementa del + 60% rispetto al dato del 2017, con circa 4.600 ingressi al solo Museo Civico di Palazzo dei Consoli. “Il successo testimoniato dalla grande attenzione della carta stampata, dei media radiotelevisivi e dagli esperti del settore – interviene l’assessore alla cultura Augusto Ancillotti – è altresi sostenuto dal successo di pubblico che sta riscuotendo l’esposizione, ormai vicina alla chiusura. Quando, su incarico del sindaco e con l’aiuto degli uffici, decisi di portare avanti un progetto così ambizioso, ero sicuro che l’immagine di Gubbio ne avrebbe beneficiato perché si andava ad insistere su contenuti culturali di alto profilo e molto spesso nascosti ai più. La finalità era dunque quella di parlare con un linguaggio accessibile del ruolo che Gubbio ebbe nel periodo storico tra Duecento e Trecento e documentare con le opere la sapiente esperienza artistica che il nostro territorio offriva all’interno di un circuito culturale influenzato dal cantiere di Assisi. La critica e la stampa hanno apprezzato da subito il lavoro svolto ed era già sufficiente, poichè l’operazione era nata come investimento per il futuro di Gubbio, con l’idea che alcune pagine di storia dell’arte avrebbero potuto subire modifiche in base ai risultati della nostra esposizione. E’ evidente però che anche la crescita esponenziale del dato numerico dei visitatori ci conforta e inorgoglisce. Nel mese di ottobre gli ingressi superano addirittura l’affluenza di un mese turistico come quello di luglio ma soprattutto la città ha recepito l’importanza di un progetto “storico”, visto che sono arrivati in massa gruppi organizzati, associazioni locali, scuole e singoli cittadini. Ringrazio per tutto questo gli uffici del servizio cultura, e le operatrici museali di Palazzo dei Consoli per la loro disponibilità e professionalità; una disponibilità e uno spirito collaborativo manifestati anche dagli altri partner del progetto, in particolare dal vescovo Paolucci Bedini, dalla direttrice del Palazzo Ducale Mercurelli Salari e da tutti i loro collaboratori.
Da ultimo mi preme rimarcare la proficua collaborazione con ‘Civita Mostre’; anzi, anticipo che il Museo civico di Palazzo dei Consoli insieme con ‘Gubbio cultura e multiservizi’ e con la società romana si sta preparando per un nuovo progetto espositivo collegato alla mostra in chiusura, che prenderà il via dal prossimo 15 novembre e durerà sino al 1 maggio 2019. La valenza storico-artistica dell’operazione sinora realizzata e il patrimonio di conoscenze maturato hanno permesso agli uffici di accendere la luce sul tema del restauro attraverso la nuova mostra che avrà il titolo ‘Tesori ritrovati. Restauri per Gubbio al tempo di Giotto’. All’interno della Sala dell’Arengo sarà ancora possibile fare confronti tra opere e maestri, tra materiali e tecniche esecutive, tra forme e funzioni del prodotto artistico restaurato, in un percorso che si dipana tra XIII e XIV secolo, nell’età d’oro di Gubbio e del suo vasto contado.” A conclusione dell’importante esperienza legata alla mostra, mercoledì 31 ottobre nella Sala Consiliare di Palazzo Pretorio si terrà un convegno di studi dal titolo “Medioevo dell’Appennino”, a cui parteciperanno i tre curatori della mostra eugubina, Enrica Neri Lusanna, Elvio Lunghi e Giordana Benazzi, assieme ad altri illustri storici dell’arte, come Giorgio Bonsanti, Cristina De Benedictis, Maria Teresa Gigliozzi, Fabio Marcelli, Alessandro Marchi, Mauro Minardi, Alessio Monciatti e Serena Romano.