PerSo, ultimi giorni di proiezione poi i vincitori
PERUGIA – Ultimi due giorni di proiezioni per il PerSo 2018, poi spazio ai migliori con le premiazioni di domenica a cura delle giurie ufficiali dove figurano Sérgio Tréfaut (nella foto), presidente di giuria, cineasta brasiliano naturalizzato portoghese, vincitore del PerSo Film Festival 2017; Federica Di Giacomo, autrice di Liberami, Premio Orizzonti a Venezia 2016; Luciano Barisone, già direttore artistico del Festival dei Popoli e di Visions du Réel; Irene Dionisio, regista e direttrice artistica del Lovers Film Festival di Torino. E come spiega Tréfaut: “Abbiamo avuto fino ad ora dei giorni bellissimi con cinema sempre pieni di addetti ai lavori e pubblico di appassionati. Una cosa non banale. Nemmeno nella mia Lisbona ho visto tutta questa partecipazione e tutto questo interesse intorno ai temi dell’attualità e al documentario in generale. Un livello di film in concorso molto alto, adesso la parola passa a noi, ma non sarà facile scegliere il migliore”.
Venerdì, alle 21.30, va in onda al Postmodernissimo l’ultimo film in gara per il PerSo Award (€ 8.000). D is for division di Davis Simanis (2018 Lettonia/Repubblica Ceca, 89’). Le persone su diversi fronti del confine lettone-russo percepiscono la realtà storica in modi completamente diversi. Da una parte è associata alla liberazione, dall’altra parte significa la perdita della libertà. Davis Simanis produce una testimonianza esplosiva sulla tensione alle frontiere orientali dell’UE. La giornata di venerdì si apre alle 18.30 e prevede 4 film in proiezione.
Sabato per la sezione PerSo Off ci saranno due eventi speciali dedicati alla creazione di storie e documentari. Alle 17, presso il centro diurno FuoriPorta in via Bonfigli a Perugia, incontro con Giovanni Piperno e Gianfranco Pannone dal titolo fare documentari e vivere felici. A seguire la presentazione del libro La passione del reale (Mimesis edizioni). Il documentario o la creazione del mondo con l’autore, Daniele Dottorini e Luciano Barisone.
Il libro è un riattraversamento del concetto di “reale” attraverso le pratiche del cinema documentario contemporaneo, partendo dal presupposto che il nuovo millennio riprenda con forza, trasformandola, quella “passione del reale” che ha caratterizzato la storia politica ed estetica del Novecento.