Perugia omaggia Leonardo Di Costanzo. Domenica 6 ottobre il regista arriva nel capoluogo

Cinema, inclusione, comunità. Questi gli ingredienti del Perso – Perugia Social Film Festival, in programma nel capoluogo umbro fino al 9 ottobre, che dedica questa edizione al tema della pace. Un festival che è molto di più: un esperimento, una visione sociale e un ritratto di una comunità senza etichette. A partire dalla giuria della sezione competitiva short composta dai detenuti del carcere di Perugia, fino alla partecipazione del ristorante inclusivo Numero Zero (una delle location del Festival), in cui lavorano persone con disturbi psichici; al coinvolgimento dei tre cinema d’essai del centro storico di Perugia, ma anche delle scuole e delle Università cittadine. “C’è una bella promiscuità tra quelli considerati ufficialmente ‘pazzi’ e noi che ufficialmente non lo siamo. Insomma, come diceva Basaglia, visto da vicino nessuno è normale”, sottolinea Giovanni Piperno, direttore artistico assieme a Luca Ferretti. 10 PerSo + 100 Basaglia. Doppia ricorrenza al PerSo quest’anno: si celebrano sia i 100 anni della nascita di Franco Basaglia che i 10 anni del Festival. E allora la programmazione torna ad avere una natura (un approccio) basagliano.

E in anteprima assoluta e in concorso per l’Award, domenica 6 ottobre, alle ore 21, al PostModernissimo di Perugia, ci sarà la proiezione dell’atteso Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza (Italia, 2024, 84’ – anteprima assoluta) di Erika Rossi. Film in gara nella sezione Award, che racconta la straordinaria esperienza artistico-psichiatrica di Claudio Misculin, fondatore dell’Accademia della Follia a Trieste. Ospiti Erika Rossi, Beppe Leonetti e i protagonisti del film. L’Accademia della Follia, la compagnia teatrale composta da “matti di mestiere e attori per vocazione”, nasce negli anni 70 a Trieste ad opera di Claudio Misculin, regista, attore e “mattattore”, nell’ambito della rivoluzione basagliana. Misculin ne diviene uno dei primi comunicatori attraverso il suo teatro sperimentale, che mette in scena brandelli delle storie di vita delle persone che hanno vissuto il manicomio e la sofferenza del disturbo mentale. Claudio in quarant’anni riesce a costruire una realtà unica e innovativa, convinto che valorizzando sulla scena teatrale la follia dei suoi attori, sia possibile superare e abbattere la condizione di “malato”, e rivendicare l’importanza della nostra parte ‘folle’ in una società che rifugge tutto quanto sembra allontanarsi dalla norma.

E domenica il PerSo omaggia Leonardo Di Costanzo, uno dei più importanti registi italiani, capace di muoversi tra realtà e finzione. Densità, profondità e calore sono le qualità che possono definire il cinema di Leonardo Di Costanzo. Dieci film in trent’anni di carriera, tra documentario e fiction; ma tutti caratterizzati da questa forza speciale che li attraversa: l’atmosfera è precisa, si viene subito avvolti dalle vicende dei suoi protagonisti dei quali percepiamo i sentimenti più profondi, anche in assenza di dialoghi. Il festival gli dedica una piccola retrospettiva proiettando due documentari e il suo secondo film di finzione. Dalle ore 15, al PostMod, A scuola, Odessa e L’intrusa, film molto apprezzato da critica e pubblico, che racconta l’intrusione, appunto, della malavita organizzata all’interno di una delle poche oasi libere dalla criminalità, in un quartiere problematico della periferia partenopea. A seguire ci sarà la conversazione con il regista.

Lunedì 7 ottobre. In occasione dell’apertura dello spazio espositivo ExtraLibera, in un ex cinema confiscato alla criminalità organizzata, in via Stamira 5, a Roma – dove ha sede un centro di documentazione internazionale sul tema delle mafie realizzato da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie –, sono stati commissionati negli ultimi due anni a giovani filmakers e student* delle scuole di cinema, già 31 cortometraggi biografici su altrettante vittime delle mafie.

L’idea è quella di realizzare un grande archivio audiovisivo che tenga viva la memoria delle oltre 1000 vittime innocenti delle mafie che Libera continua ad arricchire con storie dimenticate, o di vittime che non hanno mai avuto giustizia. In collaborazione con Libera Umbria, quest’anno, il PerSo Film Festival presenta una selezione di 5 corti dei primi 13 realizzati. L’appuntamento è il 7 ottobre, alle 19, al cinema Méliès. La proiezione sarà preceduta da una breve presentazione di Libera Umbria e la testimonianza di Goffredo Locatelli, familiare di vittima di mafia, nipote di Marcello Torre (Sindaco di Pagani ucciso dalla camorra l’11 dicembre 1980).