Perugia, torna “Figuratevi” il festival di spettacoli di Teatro di Figura

Torna “Figuratevi” il festival di spettacoli di Teatro di Figura a carattere nazionale tanto atteso dalle famiglie perugine, un evento storico e consolidato tra i primi d’Europa, riconosciuto da Italiafestival, ATF (associazione dei Teatri di Figura) e dall’ UNIMA (Unione internazionale della Marionetta), inserito nel calendario degli appuntamenti estivi di punta del Comune di Perugia.

La 37^ edizione del festival “Figuratevi” si svolgerà anche quest’anno presso l’Arena del Borgo Bello, uno spazio comunale inserito nel verde di via del Cortone e adiacente al Teatro di Figura di Perugia ( in via del Castellano, trav. di Corso Cavour)

Il programma 2024 prevede una rassegna di 12 spettacoli, tutti i giovedì sera dal 13 giugno al 29 agosto.

In questa edizione parteciperanno 12 compagnie di Teatro di Figura tra le più importanti del panorama italiano, che proporranno le loro produzioni più significative. Gli spettacoli, selezionati come sempre dalla direzione artistica di Tieffeu, utilizzano la fusione di più linguaggi (attore, narrazione, animazione, musica dal vivo) e portano in scena le tecniche più varie del Teatro di Figura (grandi pupazzi, marionette, burattini, ombre, maschere e oggetti) Il Teatro di Figura, è una forma di teatro d’arte che utilizza sia gli elementi consolidati della tradizione che forme innovative e multidisciplinari e risulta essere il più apprezzato dai bambini e dalle famiglie.

Per l’edizione 2024 saranno previsti anche dei laboratori e dei racconti animati per bambini, che si svolgeranno alle 18.30 gli ultimi due giovedì di giugno, luglio e agosto prenotando al tel. 0755725845.

Il Festival “Figuratevi” di Perugia dal 2019 è gemellato con la Valnerina. Figuratevi… in Valnerina anche quest’anno prevede un vasto programma itinerante di spettacoli, che nei fine settimana dal 19 luglio al 31 agosto 2024, toccherà 13 comuni con 20 diverse rappresentazioni di teatro di figura. Il progetto FIGURATEVI che comprende i due eventi (Perugia e Valnerina), anche quest’anno è stato ammesso a finanziamento nel Bando regionale 2023 di Sviluppumbria, per il sostegno di progetti nel settore dello spettacolo dal vivo.

Primo spettacolo, Giovedì 13 giugno ore 21.15

IL BRUTTO ANATROCCOLO

Della Compagnia TIEFFEU

Spettacolo per attori e figure

di Mario Mirabassi

con: Giancarlo Vulpes e Ada Mirabassi

Figure: Ada Mirabassi

Abbiamo proposto in grandi dimensioni un libro per l’infanzia, che riprende la migliore tradizione propria dei grandi illustratori. Attraverso la pittura a tratti realistica a tratti fantastica, vengono così rappresentati i luoghi della storia, in un libro aperto, che via via sfogliato diventa un pop up tridimensionale. All’interno delle pagine agiscono le figure realizzate attraverso una tecnica innovativa che prevede delle soluzioni meccaniche molto avanzate, in modo da consentire alle figure stesse dei movimenti quasi realistici. Le figure facilmente identificabili sul piano stilistico, perché fanno parte della tradizione consolidata di tieffeu, costituiscono l’elemento distintivo di questo allestimento teatrale. Ada Mirabassi riesce da anni a realizzare marionette e pupazzi con uno stile inconfondibile, restituendo agli occhi del bambino, la realtà in una forma accattivante e riconoscibile, anche per l’uso sapiente dell gommapiuma e del cromatismo, che rende le figure molto comunicative. La storia nota a tutti scritta dal grande Andersen, è stata rivisitata da Mario Mirabassi autore del testo e regista. L’intenzione di Mirabassi è di cogliere gli aspetti più significativi e moderni di questa storia, che mettono in evidenza la diversità come pregio, più che come difetto; infatti il Brutto Anatroccolo non rinasce a nuova vita diventando un cigno ma è semplicemente un cigno fin dalla nascita e il suo essere diverso in un contesto di simili sarà oggetto di esperienze difficili, che hanno come punto di riferimento il bisogno di socialità e di appartenenza. Anche quando diventerà un cigno farà comunque parte di questo mondo tra la fattoria e lo stagno, di cui fanno parte in maniera armoniosa anche i diversi esseri viventi (animali). Nelle intenzioni dell’autore si rappresenta un mondo che può essere anche riconoscibile nelle relazioni umane e vuole essere un contributo alla soluzione dei problemi drammatici di questo tempo, quali il razzismo, la discriminazione ecc.