“Sentieri” a Amelia per valorizzare l’arte contemporanea
AMELIA – Il primo Festival di Arte contemporanea denominato “Sentieri” che si terrà ad Amelia, organizzato dal Centro Ricerca Arte Contemporanea diretto da Claudio Pieroni, con la collaborazione dell’associazione culturale Feng Huang diretta da Luo Guixia e sotto il patrocinio del Comune di Amelia, avrà inizio il prossimo 31 marzo. Si tratta di un’esposizione collettiva ed itinerante tra le vie del centro storico di Amelia, borgo di origine romana a sud dell’Umbria. La centralità della mostra si fonda sull’immaginazione di tappe di un percorso visivo e simbolico che accomuna la memoria e la metafora di viaggi lontani, tra oriente e occidente, tra “La Via della seta” e la “Via Francigena” che in questo territorio si sono incrociate secoli addietro. Queste tracce Claudio Pieroni, “artista visionario e colto”, le ha percepite e ha invitato i suoi artisti a ripensare questi segni e a dar loro corpo e immagine. Una proposta artistica, quella di “Sentieri”, che è un’interpretazione e un’attualizzazione di quel ricco tessuto di scambi culturali che si costruiva nei lunghissimi viaggi di pellegrini e mercanti, nel rapporto tra le diversità feconde di lingue, abitudini, riti, comportamenti e che si concretizzerà in un gruppo di 35 artisti tra cui diversi giovani cinesi, che proprio in questi paraggi hanno condotto precedentemente un laboratorio formativo. Gli artisti faranno mostra delle proprie opere – dipinti, fotografie, video, installazioni, tutto il composito repertorio dell’arte di oggi – negli androni di antichi palazzi nobiliari che verranno appositamente aperti per l’occasione, negli spazi monumentali delle cisterne romane risalenti al II sec. a.C, site sotto piazza Matteotti o sui muri di edifici chiesastici sconsacrati. Altre opere saranno introdotte nei luoghi in abbandono lungo le strade del centro storico, botteghe chiuse, officine in disuso, magazzini dimenticati. Ambienti disertati da chi ci ha lavorato e vissuto, ma abitati ancora da oggetti, strumenti e suppellettili che ne conservano la memoria e che diventano il sottofondo di esperienze e invenzioni dell’arte che ne ribaltano la vicenda identitaria in una dimensione trasfigurante. La mostra resterà aperta nei fine settimana: 31 marzo, 1 e 2 aprile / 7 e 8 aprile / 14 e 15 aprile / 21 e 22 aprile / 28 e 29 aprile.