Sviluppo sostenibile, successo per il secondo Panel di Jazz for Future
Perugia – Si è concluso con successo, on line e in diretta facebook, il secondo Panel del Forum Jazz for Future, dedicato al tema della comunicazione del concetto di sviluppo sostenibile.
Con questo evento, ammesso a far parte del “Programma nazionale delle iniziative per la settimana UNESCO di Educazione alla Sostenibilità – Agenda 2030 delle Nazioni Unite”, sono terminate le attività del progetto Giovani per l’Ambiente, di cui la Provincia di Perugia è capofila, finanziato dall’Unione Province d’Italia con le risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili.
La struttura data al Panel, ispirata a quella dei TED Talk di origine americana e formata da due sessioni di lavoro, ha visto numerosi interventi e testimonianze da parte di rappresentanti dei partner (Legambiente Umbria, Fondazione Umbria Jazz, Arci Perugia), dell’Università di Perugia, del mondo della musica e dei giovani partecipanti ai Laboratori creativi realizzati.
Ciò ha permesso da una parte di dare atto del fattivo impegno degli Enti coinvolti nella battaglia contro le emissioni dannose, dall’altra di condividere il senso di appartenenza alla comunità creatasi intorno al concetto di sviluppo sostenibile, definito già nel 1987 dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’ONU, come “quello che soddisfa le necessità delle attuali generazioni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie”.
La prima parte si è aperta con il video-saluto della Consigliera Erika Borghesi, che ha confermato l’impegno della Provincia di Perugia nel diffondere i principi della sostenibilità nello svolgimento delle attività di competenza, in particolare tra le nuove generazioni.
Subito dopo ha preso la parola la professoressa Lucia Rocchi, del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia e docente del Laboratorio “Comunicare lo Sviluppo Sostenibile”, che ha ricordato quali siano gli elementi che rendono efficace un messaggio: i dati, che rappresentano un fenomeno, le immagini, che catturano l’attenzione, un personaggio autentico che li diffonda, come è il caso di Greta Thunberg.
È seguito poi l’intervento del professore Antonio Boggia, docente di Economia Ambientale ed Economia Circolare, e Coordinatore della Commissione Sostenibilità di Ateneo dell’Università di Perugia, che ha sottolineato come la sostenibilità abbia non solo un contenuto ambientale, ma anche etico e sociale.
Il presidente della Fondazione Umbria Jazz Gianluca Laurenzi ha illustrato le direttrici di intervento per la riconversione ecosostenibile del festival, che vanno dall’obiettivo della plastica zero alla raccolta differenziata dei rifiuti, dall’uso di energia da fonti rinnovabili alla digitalizzazione delle procedure in alternativa all’impiego della carta. Tutti obiettivi che verranno raggiunti gradualmente entro il 2023, anno in cui Umbria Jazz festeggerà il suo 50esimo anniversario, continuando a utilizzare la musica quale veicolo di messaggi positivi e universali nella comunità.
Nel suo intervento il presidente di Legambiente Umbria Maurizio Zara ha riassunto, in qualità di Coordinatore didattico, i contenuti e le finalità dei Laboratori di Fotografia e Video-making, consistenti nell’inquadramento della tematica della sostenibilità e nella trasmissione di competenze sulle tecniche di comunicazione. I partecipanti, così, hanno imparato a costruire un progetto di storytelling e a trovare idee creative per comunicarlo.
Ha preso poi la parola Francesco Perrotta, presidente di Italia Festival e Tesoriere di AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) che ha riaffermato l’impegno della rete dei festival sulle tematiche della sostenibilità, sottolineando come tale impegno possa diventare fattore di attrazione di un pubblico più ampio, comprendente gli individui più sensibili a tali tematiche. In quest’ottica ha annunciato la promozione di un’iniziativa permanente volta alla creazione di un marchio di qualità/ecosostenibiltà (Eco-events) dei festival, sulla scia di quanto già avviato da Umbria Jazz e da altre manifestazioni in materia di abbattimento dell’uso delle plastiche, di utilizzo di energia da fonti rinnovabili e di raccolta differenziata dei rifiuti.
È quindi intervenuta Francesca Cardinali, referente italiana di Sustainability in Conservation (SiC), che ha spiegato come l’arte e la cultura possano diventare potenti veicoli di messaggi a favore dello sviluppo sostenibile, oltre a essere ambiti di sperimentazione attiva e consapevole.
La seconda sessione dei lavori è stata aperta da Aimone Romizi, frontman dei Fast Animals and Slow Kids e membro del Cda della Fondazione Umbria Jazz, che ha illustrato quali sono i comportamenti e le iniziative che gli artisti possono intraprendere nella loro vita e attività quotidiane in coerenza con i principi della sostenibilità, dall’uso di mezzi di traporto eco-compatibili alla mappatura degli spostamenti per minimizzare le distanze da percorrere; dal consumo di cibi a km zero all’uso della borraccia in sostituzione delle bottiglie di plastica; dal riutilizzo di strumenti musicali e accessori usati alla riconversione dei prodotti di merchandising verso materie prime naturali come il cotone.
L’evento è continuato con l’intervento di Elisabetta Dottorini, docente del Laboratorio “Photos For Future”, che ha presentato i prodotti realizzati dai giovani partecipanti: foto-storie sull’uso esagerato delle plastiche, sul consumo inutile del suolo, sulla scarsa attenzione alla mobilità sostenibile e sulla capacità degli oggetti di essere riutilizzati, tutti spunti da cui partire per modificare i nostri comportamenti quotidiani.
Il Coordinatore del laboratorio “Videos For Future” Daniele Suraci, prima di condividere il video di progetto, ha illustrato il percorso che ha portato i partecipanti alla produzione dell’opera, dall’ideazione della storia da rappresentare, alla scelta della tecnica, alla realizzazione vera e propria, attraverso la creazione dei set, le prove di ripresa, la registrazione e il montaggio finale.
In rappresentanza dei partecipanti al Laboratorio “Communication for Future” è intervenuta Aurora Colangelo, che ha illustrato i prodotti realizzati dai gruppi di lavoro: un progetto di rivista on line, uno di percorsi naturalistici con concerto finale di musica classica, uno di rete di aziende di prodotti e servizi innovativi, un altro di rete di imprese dedite al riciclo. Tutto in nome della sostenibilità e dell’economia circolare.
L’evento si è concluso con l’intervento dell’influencer Charly To Quee che ha testimoniato in modo spiritoso e creativo l’impegno a favore della sostenibilità.
Tutti gli interventi sono stati moderati da Nicole Bonamici e Francesca Lospennato, organizzatrici di TEDx Perugia, che hanno arricchito il momento di incontro portando anche la loro esperienza.