Cantine Goretti: patrimonio vitivinicolo, enogastronomico e culturale dell’Umbria che punta all’innovazione
L’Umbria, cuore verde d’Italia, è tra le più suggestive e affascinanti regioni italiane, da molti apprezzata per la sua ricchezza storica, culturale ed artistica oltre che per i suoi incantevoli paesaggi caratterizzati da vigneti. Il vino è un pilastro della cultura enogastronomica del territorio umbro, che affonda le sue profonde radici nelle tradizioni contadine e rurali. Una storia fatta di amore. Amore per le colline umbre, amore per la qualità, amore per la “magia” che porta un grappolo d’uva a trasformarsi in un liquido capace di sfidare il tempo. Un racconto che ha origine nei primi del ‘900 dalla volontà di realizzare un sogno, quello che ho avuto modo di conoscere alle Cantine omonime della famiglia Goretti.
Quella per il vino, infatti, più che un’attività, è una vera passione di famiglia, tramandata di generazione in generazione ed oggi nelle mani sapienti dei fratelli Stefano e Gianluca Goretti e della quarta generazione, Sara e Giulia. Un ruolo di rilievo è ricoperto dalla Nonna Marcella, così chiamata da tutti, che da 50 anni si occupa dell’accoglienza di turisti ed enonauti interessati a “mettere le mani in pasta” durante le lezioni di cucina e abbinamento con i vini Goretti.
La famiglia è da sempre impegnata nella produzione di vini tipici dell’Umbria nelle due cantine aziendali, della zona DOC Colli Perugini e nella DOCG Montefalco, rispettivamente dei vitigni autoctoni Grechetto e del Montefalco Sagrantino, oltre al celebre vino rosso “L’Arringatore” chiamato anche il “Super umbro”.
Da sempre la cantina propone esperienze a tutto tondo legate al mondo dell’enoturismo. Degustazioni guidate, degustazioni verticali, tour in cantina, passeggiate in vigna ma anche lezioni di cucina e con prodotti tipici locali in abbinamento oltre a Tour in elicottero. Il tutto preservando una grande attenzione alle origini e alla propria storia. Simbolo dell’azienda è, infatti, la torre trecentesca di proprietà, emblema delle etichette dei vini Goretti, baluardo della tenuta di Pila (Perugia) ed oggi complesso multifunzionale con sale degustazione e camere, per accogliere tutti coloro che visitano questa parte dell’Italia del vino ed in particolare la clientela interessata a conoscere i prodotti dell’azienda. “Entrando nella torre, sapientemente ristrutturata e lasciata rigorosamente nelle sue spoglie originarie, si possono ammirare cunicoli, il tunnel sotterranei e le feritoie che la caratterizzano. Oggi è il complesso multifunzionale dell’azienda, fulcro della cantina per degustazione tour”, spiega Sara Goretti. Successivamente è stato realizzato un ampliamento di una nuova struttura adiacente alla torre, denominata “Sala Marcella”, per rispondere all’esigenza e alla domanda d’incremento del numero di turisti per degustazioni guidate “al tavolo” e a buffet. La Sala Marcella, potenziata nella capienza, è dotata di una cucina professionale e risponde alle richieste di tour operator ed organizzatori di eventi (degustazioni, cooking class, cooking show, eventi, meeting, workshop).
In foto: la torre trecentesca, la famiglia Goretti, L’Arringatore e la pista di elicotteri
Nemmeno la pandemia ha interrotto l’attività promozionale dell’azienda. Nel 2020 e nel 2021 si è trasformata in Smart-…, Digital tasting, Virtual-tour in cantina, Live “passeggiata” in vigna, Web cooking class. Il 31 marzo 2020 è stata realizzata la prima e-attività – che ha coinvolto diverse regioni italiane – a Milano, con Giulia Piscina (giovane presentatrice e blogger), durante la quale sono stati inviati a tutti gli interlocutori partecipanti ai digital e-tasting dei kit promo con una selezione di vini Goretti e istituiti dei calendari, dove gli iscritti hanno potuto scegliere le date a loro più consone per prendere parte a queste originali esperienze virtuali.
In foto: Giulia Piscina da Milano, durante il lockdown, in collegamento con la cantina e i diversi partecipanti alle e-digital degustazioni
Un’iniziativa che ha ricevuto molti consensi come ho potuto apprendere durante la mia visita in cantina, effettuata lo scorso 27 gennaio, che è coincisa con quella di Giulia Piscina, che è finalmente riuscita a visitare fisicamente la tenuta (e non più digitalmente). Giulia, con il suo entusiasmo, ha confermato che “gli Smart Tastings proposti dalle Cantine Goretti sono delle modalità innovative per far conoscere i vini tipici umbri ospitando digitalmente gli enoturisti nella propria cantina e vigneti. Ho ricevuto dei feedback molto positivi dai miei followers sull’idea di suggerire e proporre delle degustazioni online”.
Il 21 aprile 2020, in concomitanza del compleanno di Sara Goretti, è stata effettuata la prima di una lunga serie d’incontri digitali, con collegamento sempre dalla cantina, rivolti ai clienti del noto tour operator americano “Da Vinci Custom Travel & Tours”. Durante la web cooking class riservata si è parlato dell’enogastronomia umbra, con un focus specifico alle ricette tradizionali tramandate dalla Nonna Marcella che ha scritto il libro “Le ricette della Nonna Marcella”, che racconta il territorio e le tradizioni locali, tradotto in 14 lingue: dall’inglese a tutte le lingue europee ma anche in russo, cinese, giapponese ed arabo.
In foto: web coking class
Il 28 aprile 2020, invece, si è tenuta una web cooking class pubblica dove hanno partecipato 18 paesi. E’ stata illustrata la realizzazione della torta al testo in abbinamento alla selezione di 4 etichette Goretti: Pinot Grigio IGT, Grechetto DOC, L’Arringatore ed anche il DOCG Montefalco Sagrantino. Hanno partecipato 56 utenti, provenienti da Ohio, Tennessee, Illinois, Michigan, Virginia, Florida, New York e Texas. “E’ stata un’esperienza unica del suo genere – racconta ancora Sara – dove i partecipanti si sono conosciuti e divertiti imparando, si sono poi dati appuntamento in Umbria non appena la pandemia lo avrebbe permesso. La Cantina Goretti con la sua filosofia di valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici ha centrato l’obiettivo di far conoscere la cultura umbra esaltando le sue peculiarità, incuriosendo e facendo vivere, anche se attraverso uno schermo, un’esperienza memorabile che sicuramente rimarrà nei cuori dei partecipanti. Posizionando il brand Umbria nelle menti degli utenti che hanno preso parte alle video zoom in un aspetto di rilievo e che permarrà a lungo termine, ma ciò di più interessante – conclude Sara – è che li renderà dei veri e propri ambassador del Made in Umbria”. La diretta è stata registrata ed è disponibile sul canale YouTube della Cantina Goretti: https://www.youtube.com/watch?v=w_A9kB_urHo&t=661s
In foto: attestato inviato ad ogni partecipante
Per il mercato locale, le cantine Goretti di Perugia e Montefalco, per far fronte a questo cambiamento improvviso, hanno ampliato i loro servizi anche con consegne a domicilio oltre che dare continuità al negozio della vendita diretta in cantina, sempre aperto, adottando le misure di sicurezza necessarie. E’ stata ampliata anche l’offerta online sia nel proprio sito e-commerce aziendale sia tramite piattaforme nazionali ed internazionali.
La visita alla cantina Goretti non è stata solo un’occasione per degustare del buon vino ma è stato un bel viaggio nel mondo della cultura vitivinicola e storica che caratterizza la nostra regione. L’entusiasmo di Sara e Giulia è palese. Amano il loro lavoro e danno vita ad una serie di iniziative allo scopo di tramandare la cultura del Made in Umbria diffondendola nel mondo. L’invito è quello di fare squadra e creare una community partecipando alle digital attività. Far pare della “famiglia” è semplice. Basta scattare e pubblicare una foto (dove è inserita una bottiglia di vini Goretti nei vari contesti di vita quotidiana), taggando la @CantinaGoretti ed usando l’hashtag #ViniGoretti, per far parte del Club “Amici dei Vini Goretti” promuovendo automaticamente il Made in Umbria e coniugando, allo stesso tempo, i temi del territorio e dell’impresa. Farlo è importante perché, come disse Jean Arlott, “il vino è una delle più grandi conquiste dell’uomo che ha trasformato un frutto perituro in qualcosa di permanente”.
Luana Pioppi