L’Università degli Studi di Perugia continua a crescere e rafforza il 1° posto nella graduatoria Censis-La Repubblica
L’Università degli Studi di Perugia di nuovo in vetta. L’ultimo rapporto Censis-La Repubblica, appena pubblicato, conferma infatti lo Studium alla prima posizione della classifica dei grandi atenei statali (da 20 a 40 mila iscritti), nonché il trend di crescita registrato negli ultimi due anni: il punteggio complessivo, suddiviso in sei categorie (Servizi, Borse, Strutture, Comunicazione e servizi digitali, Internazionalizzazione e Occupabilità), già aumentato di 1,5 punti rispetto al 2019 (da 91,2 a 92.7) cresce ulteriormente, arrivando a toccare quota 93,3, il terzo punteggio più alto d’Italia.
In particolare, si registra un significativo incremento dei parametri relativi a Internazionalizzazione (+4 punti) e Occupabilità (+8), grazie soprattutto alla scelta di investire sull’allargamento delle collaborazioni con numerosi e qualificati enti di istruzione superiore di paesi esteri e di agevolare i collegamenti tra mondo accademico e mondo del lavoro, attraverso progetti territoriali ad ampio respiro (per citarne alcuni: HAMU, l’hub territoriale di Abruzzo, Marche e Umbria, di cui il Rettore Oliviero è Presidente, SITUM, la Scuola di innovazione territoriale Umbria-Marche) e l’istituzione di nuovi corsi di laurea altamente professionalizzanti.
Questo il dettaglio dei punteggi relativi ai parametri considerati nell’indagine: Servizi 85, Borse 87, Strutture 93, Comunicazione e servizi digitali 108, Internazionalizzazione 94 (da 90 del precedente rapporto) e Occupabilità 93 (da 85).
Da evidenziare, inoltre, un dato particolarmente significativo: l’Ateneo ha fatto registrare una straordinaria crescita delle immatricolazioni, di ben il 45% contro la media italiana del 4,4%, divenendo così l’Università con l’incremento maggiore nel Paese (fonte: rapporto Osservatorio Talents Venture 2021). 9.236 nuovi iscritti ai Corsi di Laurea, alle Scuole di Specializzazione e ai Dottorati, con un incremento del 45% rispetto ai 6.351 riscontrati lo scorso anno alla stessa data.
“Al di là delle classifiche, che rappresentano uno strumento importante ma sempre delicato, mi fa particolarmente piacere osservare come la comunità accademica universitaria stia riscoprendo un senso di appartenenza e di missione comune, al servizio del benessere del territorio e delle persone – sottolinea il Prof. Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia -. Un risultato condiviso che è il frutto del lavoro quotidiano, svolto con serietà, passione e competenza, dal corpo docente e dal personale tecnico, amministrativo, bibliotecario e cel ma anche del preziosissimo apporto di idee e proposte di studentesse e studenti, che ci stanno sostenendo con grande entusiasmo e che rappresentano innanzi tutto il nostro presente, oltre che il nostro futuro. Tutti insieme, siamo riusciti a trasformare una situazione di emergenza in una grande opportunità di crescita. Il nostro entusiasmo comune ci ha premiati. Un altro dato significativo è l’aumento dell’interesse dimostrato da aziende nazionali e internazionali nei confronti delle nostre laureate e dei nostri laureati. In considerazione di tutto questo, diviene oggi più che mai strategica una visione e un’azione comune dell’Università con le istituzioni e le imprese del territorio. Alle giovani e ai giovani che devono scegliere il loro percorso di crescita, professionale e umana, dico: venite all’Università degli Studi di Perugia. Qui troverete eccellenza scientifica, didattica di prim’ordine, grande apertura alle opportunità che il mondo può offrirvi e facilità di ingresso nel mondo del lavoro. Siete voi la nostra risorsa più importante”.