Tirocini e Stage: stop sfruttamento. A Perugia l’iniziativa di Nidil Cgil, Udu e Rete degli Studenti
Si è svolto oggi, lunedì 19 settembre l’iniziativa “Tirocini e Stage – Stop sfruttamento” organizzata da Nidil-Cgil Perugia, Rete degli Studenti Medi Perugia e Udu Perugia presso il Circolo Arci “Il Porco Rosso” in via Alessi, alla presenza di Andrea Borghesi, segretario nazionale di Nidil-Cgil. L’iniziativa è stata concepita come proseguimento del percorso politico condiviso dalle organizzazioni promotrici per dare rilievo agli odiosi fenomeni di sfruttamento che caratterizzano l’accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani, realizzato tramite gli strumenti del tirocinio, degli stage e dei PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) nelle scuole.
Questi strumenti, concepiti come strumenti
complementari di formazione e di orientamento, troppo spesso vengono utilizzati da
parte datoriale per nascondere veri e propri rapporti di lavoro sottopagati e precari. In
questo senso è indicativo il dato relativo all’incremento del 200% delle attivazioni dei
tirocini extracurricolari nel corso del 2021 a livello nazionale e la bassissima percentuale
di contratti stabili da essi derivati. Questo dato, emblematico dell’utilizzo distorsivo
degli strumenti di formazione orientati al lavoro, si aggiunge agli altri dati sullo stato di
salute del mercato del lavoro italiano: 3,9 miliardi di ore lavorate perse e un’occupazione
prevalentemente a termine, fatta di part-time involontario e salari molto bassi. Inoltre,
dall’ultimo commento Adapt sui Tirocini extracurricolari emerge che, attualmente, lo
stage è utilizzato prevalentemente per mansioni a bassa o bassissima qualifica e in
settori come Ristorazione, servizi al Turismo, Magazzinaggio e Logistica, denotando
quanto basso possa essere il reale “apporto formativo” dell’esperienza.
Come organizzazioni degli studenti e dei lavoratori abbiamo da tempo avanzato
proposte per garantire che queste esperienze rispondano correttamente alla loro natura
di strumenti formativi. Il nostro percorso è iniziato nel 2019 con la presentazione alla
Regione Umbria della proposta di includere l’Università degli Studi di Perugia
nell’Osservatorio Regionale del Lavoro, conferendo a questo organismo la competenza
di programmazione dei fabbisogni di attivazione di tirocini e di vigilanza sul loro corretto
svolgimento. Allo stesso modo abbiamo sempre chiesto, all’interno di scuole e
università, condizioni più controllate e giuste per lo svolgimento di tirocini curricolari e
PCTO, mediante l’introduzione di un rimborso delle spese sostenute e la possibilità per
gli studenti di esprimere dei giudizi sulle esperienze svolte, in modo da poter creare una
black-list dei soggetti che tenessero comportamenti scorretti nei confronti dei soggetti
in formazione. Questa iniziativa si svolge non a caso in piena campagna elettorale e alla
presenza di diversi candidati alle elezioni politiche di vari partiti. È nostra intenzione,
infatti, accendere i riflettori su questo tema troppo spesso dimenticato o lasciato in
secondo piano nel dibattito pubblico di queste elezioni. Il tema di garantire un accesso
al mondo del lavoro equo, corretto e tutelato a giovani disoccupati e studenti è invece
la chiave di volta per la costruzione di un futuro più giusto e con meno diseguaglianze.
Per questo chiediamo a chi formerà il prossimo Governo che si definisca una chiara
legislazione che si orienti su queste proposte e sul superamento della precarietà. Alla
giunta regionale chiediamo di aprire con urgenza un confronto fattivo con le
organizzazioni sindacali e con le rappresentanze studentesche al fine di definire
percorsi condivisi nel tema della formazione formazione e delle politiche attive del
lavoro.