Nel momento della tragedia, l’Umbria riscopra l’accoglienza
di Donatella Porzi
Tutta l’Umbria che puoi…mettere a disposizione di un ragionamento sull’accoglienza degli immigrati è benvenuta, soprattutto oggi che il Canale di Sicilia si è inghiottito, sotto un mare drammaticamente tranquillo, un numero violentissimo di vite umane. Sembra che la tragedia sia accaduta a un passo dalla salvezza di un peschereccio stracarico di disperazione. E, purtroppo, invece, la situazione politica dell’Africa del Nord non pare a un passo dalla soluzione dei suoi problemi.
Così, quello che accade nell’indifferenza di un mare, come oggi, tranquillo, tra i più belli e i più civili del mondo – il mare Mediterraneo – ci farà scuotere finalmente dall’indifferenza della cattiva coscienza europea e persuaderà il cinismo leghista a recedere dall’uso strumentale della povertà del mondo che si riversa sulle nostre spiagge? Mentre la politica estera italiana s’impegna a trovare una via che affronti alla radice il problema senza seminare guerre, noi, dalla nostra regione, come possiamo, oltre che ospitare, dare un contributo in questa direzione? Ci vogliono idee su questa lunghezza d’onda, azioni concrete concordate con tutte le altre regioni d’Italia, politiche sociali che aiutino, insieme, le nostre e le altrui povertà. Dobbiamo capire e far capire, soprattutto, che l’immigrazione selvaggia distrugge le coste di qua e di là dal Mediterraneo, mentre l’immigrazione regolata, che spinga a venire in Italia senza sfidare la morte, non potrà che fare il bene di tutti. Compresa l’Europa.