Chi ha paura del doppio turno?
di Pierluigi Castellani – Le Regioni stanno tutte provvedendo ad approntare la legge elettorale regionale in visto delle prossime elezioni di primavera e sembra che nessuna preveda il doppio turno. Anche l’Umbria si orienterebbe in tal senso non prevedendo il ballottaggio in caso di non raggiungimento, da parte della coalizione vincente, una certa soglia che si prevede di poco oltre il 40% per accedere al premio di maggioranza. Il partito più deciso nell’ evitare il ballottaggio è proprio il PD. Sembra quindi logica la osservazione che è il PD ad avere paura del doppio turno scottato dagli ultimi ballottaggi persi a Perugia ed a Spoleto.
Eppure è ampiamente condivisa la convinzione della necessità di assicurare la governabilità della regione. Ma nel caso non si raggiunga la soglia prevista per garantirsi il premio di maggioranza come si farà a garantire la governabilità? In questo caso la fervida fantasia dei nostri legislatori regionali avrebbe escogitato un premio di maggioranza di serie B. Cioè nel caso il partito o la coalizione che prende più voti non superi la soglia prevista per avere il premio del 60%, che nel caso di venti consiglieri, come dovrà avere l’Umbria dalla prossima legislatura, porterà la maggioranza a 12 consiglieri su 20, avrà un premio ridotto, appunto di serie B, che assicurerebbe al partito o alla coalizione vincente 11 consiglieri su 20. Sarebbe questo il modo di assicurare la governabilità alla nostra regione ? Basta l’indisposizione di un consigliere per rendere la maggioranza traballante o il passaggio di un consigliere da uno schieramento all’altro per provocare un ribaltone.
Mi sembra onestamente un modo per sfuggire in ogni caso al temuto ballottaggio quando il PD, è bene ricordarlo, in sede nazionale, sia con Bersani segretario che con Renzi ha sempre sostenuto la validità del doppio turno per garantire governabilità al paese e per garantire la sera stessa delle elezioni la certezza di chi dovrà governare per i prossimi cinque anni. Cosa che sembra eticamente sostenibile anche per la trasparenza che assicura nel passaggio elettorale.
Il sistema ipotizzato senza il doppio turno ha già scatenato la fantasia dei commentatori che lo hanno subito ribattezzato Umbrellum forse anche rimandando alla funzione di copertura e di salvataggio che questo arnese avrebbe per un centro sinistra in apparente affanno. So bene che il doppio turno è un rischio perché presuppone un forte ed innovativo progetto per la Regione del 2015-2020 ed un candidato adeguato alla sfida. Ma il PD dell’Umbria vuole proprio sottrarsi a questa sfida ?