Roma e il pasticcio dei rifiuti

di Pierluigi Castellani

È veramente singolare che la sindaca di Roma dei 5Stelle che non vuole costruire un termovalorizzatore nel proprio comune intenda però inviare i rifiuti nelle altre città, ed anche in Umbria, per usufruire dei termovalorizzatori di queste ultime. E con quale coerenza intende affrontare il pasticcio dei rifiuti romani delegando altri sindaci quell’impatto con la popolazione che i termovalorizzatori creano? È questo il rispetto per i cittadini che la politica dei 5Stelle intende portare avanti? Che sia sporco il giardini degli altri purchè rimanga pulito il mio. La verità è che il movimento dei 5Stelle ha mandato al goverrno delle città una classe dirigente impreparata, abituata a contrastare dall’opposizione qualunque politica di chi si trovava all’occorrenza al governo. Ma una volta al governo i 5Stelle si trovano a fare i conti con la dura realtà dei problemi avendo in campagna elettorale inondato di promesse irrealizzabili gli elettori. Così è avvenuto a Parma con il termovalorizzatore di quella città, così è accaduto a Livorno , così a Torino con i no Tav ed ora a Roma avendo promesso che per il mercoledì successivo (quanti mercoledì sono passati?) Roma sarebbe stata pulita. Ora anche i 5Stelle, legittamente al governo di città importanti, debbono comprendere che la campagna elettorale è finita e che non si possono affrontare e risolvere i problemi gettando le colpe ( come sta avvenendo a Roma) sempre su chi li ha preceduti. Ora ci sono loro al comando e dov’è finita la competenza, la trasparenza, la diminuzione dei costi della politica tanto sbandierata e promessa. A Roma sta avvenedo tutto il contrario. Lo staff del sindaco e degli assessori è imbottito di collaboratori con strabilianti retribuzioni da dirigenti e le scelte vengono fatte nel chiuso del direttorio se non quando in colloqui riservati ,come avvenuto di nascosto con l’incontro tra il plenipotenziario dei grillini per il problema dei rifiuri e i rappresentanti dell’azienda del tanto vituperato Cerroni, l’incontrastato re della spazzatura romana, ora uscito anche dalla nostra Gesenu. È l’ora che i nuovi sindaci dei 5Stelle comprendano che l’arte del governo è dura e difficile, che la complessità della società di oggi con i suoi tanti centri di aggregazione e le tante articolazioni del potere, può essere governata solo ricercando, con umiltà, solidarietà ed aiuto anche dagli altri, da quelli che non possono essere addidati ogni giorno come se fossero il vecchio da buttare. Anche la storia dei comuni è fatta di continuità e di necessarie discontinuità. Ma la storia, anche quella dei comuni, non sopporta salti. Chi intende superarli senza aiuto e collaborazione rischia di finire nel baratro.

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