Violenza razzista a Macerata
di Pierluigi Castellani
I fatti accaduti a Macerata dove un razzista ha sparato su immigrati di colore ferendone sei sono un gravissimo segnale dell’intolleranza ,che sta investendo questi giorni di campagna elettorale che ci separano dal 4 marzo. Il tema dell’immigrazione sembra essere al centro dell’attenzione, ma al di là di illusori proclami non sembrano che vengano proposte soluzioni concrete per risolvere un fenomeno che non investe solo il nostro paese, ma che è un aspetto della globalizzazione in cui siamo immersi. Cercare di risolvere un problema complesso, come quello che spinge tanti essere umani a fuggire dalle loro case, con mirabolanti promesse è una pura illusione perché chi ha fame cerca di andare in tutti i modi dove può essere sfamato e chi vive nella guerra farà del tutto per sottrarsi alla devastazione ed alla morte ed ad abbattere qualunque muro, che sbrigativamente venisse eretto.
Quindi il problema non può che essere affrontato come sta facendo il governo italiano ed in particolare il ministro Minniti investendo sulla solidarietà con i paesi di origine, ricercando accordi, come è avvenuto con la Libia e coinvolgendo al massimo grado l’Europa e le organizzazioni internazionali ,che si occupano dei profughi, ed affermando legalità e sicurezza nei confronti di tutti. Purtroppo c’è chi in occasione della campagna elettorale cerca invece di accendere incendi anziché tentare di spegnerli, soffiando sulle paure in cerca di qualche consenso in più. E’ certo che la risposta, anche ad un fatto grave come avvenuto per la diciottenne romana trovata smembrata in due valigie, non può essere la violenza gratuita contro persone innocenti ed inermi. Del resto il saluto romano sfoggiato dal responsabile della sparatoria nel momento in cui veniva arrestato la dice lunga circa quale deviante cultura sia all’origine di questa agghiacciante violenza. Il riemergere dal buio della storia di questa cultura di stampo fascista è un segnale che abbiamo dovuto riscontrare nell’ attenzione che una parte dell’opinione pubblica riserva al mito della esasperata identità razziale e nell’accoglienza, che viene riservata sui social, a chi manifesta intenti di giustizia fai da te e ad esasperate ostentazioni di forza. Purtroppo tutto questo non rimane ai margini perché poi forze politiche, che chiaramente non hanno voluto fare i conti con la storia, si presentano alle elezioni, ottengono voti, e si insinuano a volte anche in coalizioni che governano qualche nostra città.
Ed allora la risposta non può che essere data nella legalità democratica e nel rispetto assoluto delle leggi, che ci governano, e che sono informate al rispetto della nostra Costituzione. Tutte le forze politiche dovrebbero prendere le distanze da questi fatti, ma non solo a parole dettate dal verificarsi di eventi eclatanti come quello avvenuto a Macerata, ma da un serio impegno a tenere fuori dalle vicende elettorali questo tipo di accadimenti perché ne va non solo il dovuto rispetto nei confronti degli elettori, ma la stessa tenuta democratica del paese. Fuori dalla legalità e dalla Costituzione non ci può essere nessuno sviluppo pacifico dell’Italia, né tanto più un futuro migliore per le nuove generazioni.