Elezioni regionali: aperte le urne alle 7, si vota fino alle 23. La grande incognita dell’astensione. Dal 1970 al 2010 una costante crescita del numero dei “non voto”. L’appuntamento 2015 un importante test per i partiti
Si sono aperti questa mattina alle 7 in Umbria i seggi nelle 1012 sezioni elettorali della Regione. Non si sono registrati particolari problemi e le operazioni di voto si stanno svolgendo regolarmente. Si vota nella sola giornata di oggi, fino alle 23. A chiusura delle urne inizierà lo spoglio delle schede.
Il primo dato a disposizione sarà quello sulla partecipazione al voto. Le rilevazioni sull’affluenza sono previste per le 12, le 19 e 23. Un dato che, all’apparenza, potrebbe sembrare poco significativo ma che, in realtà, è tutt’altro.
C’è un partito, infatti, in Umbria dagli anni ’70 ad oggi continua a crescere ed è quello dei non voto. Basta dare un’occhiata ai numeri: negli anni ’70, in cui nacque la Regione, il numero degli elettori che disertavano le urne si attestava intorno al 9,6%. Nel 2010 le fila degli astenuti si sono allargate al 37%.
C’è da dire che è solo dal 1995 che gli umbri eleggono direttamente il presidente della Regione e che le elezioni regionali sono meno sentite rispetto alle amministrative quindi hanno fatto registrare da sempre un numero inferiore di votanti. Tuttavia anche le ultime amministrative l’astensione ha lasciato il segno. Soprattutto al secondo turno per l’elezione del sindaco nei due capoluoghi umbri si è registrata una netta diminuzione dei votanti.
Tornando ad oggi è proprio l’astensione l’incognita più importante che incombe su quello che viene considerato dai maggiori partiti come un test politico importante.
A livello nazionale il rischio è che l’astensionismo possa raggiungere in alcune regioni (si vota oltre che in Umbria anche in Toscana, Marche, Campania, Puglia, Liguria e Veneto) dimensioni imbarazzanti per le forze politiche tradizionali.
Non a caso, in una campagna elettorale non proprio esaltante, si sono moltiplicati anche nel nostro territorio gli appelli per invitare la gente alle urne in un week-end caratterizzato da un ponte festivo.