Foligno, ecco tutti gli eventi del Venerdì Santo
FOLIGNO – Sono tanti, nel territorio folignate,gli eventi in programma per il Venerdì Santo. A farla da padrone, secondo la tradizione, sono le via crucis e le sacre rappresentazioni dedicate alla rievocazione della passione di Cristo prima della Pasqua.
Nella frazione montana di Colfiorito, alle 21, si tiene una processione a carattere penitenziale la cui origine è da ricercarsi nel Medioevo con la partecipazione di personaggi in costume come i Penitenti (vestiti di un sacco di colore viola scuro, incappucciati e con pesanti catene ai piedi), i Crociari (che sostengono croci rivestite di carta illuminate all’interno con candele) e gli appartenenti alla Confraternita. Vengono intonati il Miserere e lo Stabat Mater.
A Fiamenga, alle 21, si svolge la 41esima edizione della Sacra rappresentazione del Venerdì Santo, che quest’anno ha scelto di approfondire la figura di Maria, proponendo scene inedite tratte anche dai Vangeli apocrifi, riferiti sia all’Antico sia al Nuovo testamento, con l’intento di stimolare una riflessione attuale sul cristianesimo e sulla vita di Gesù. Nella prima parte, dunque, si ripercorrerà la sua storia partendo dai genitori Anna e Gioacchino, la sua consacrazione al tempio, l’unione con Giuseppe e l’annunciazione. Suggestive, nella parte centrale della manifestazione, le scene della presentazione di Gesù al tempio con le parole di Simeone che danno il titolo alla drammatizzazione, e a seguire il suo ritrovamento all’età dei 12 anni. La seconda parte presenterà le scene tradizionali della passione e resurrezione, fino ad arrivare alla Pentecoste e all’assunzione di Maria in cielo, quadro per la prima volta sul palco di Fiamenga. La manifestazione coinvolge numerosi volontari provenienti non solo dall’Unità pastorale Giovanni Paolo II, che organizza l’evento, ma da tutto territorio della diocesi di Foligno. Il Gruppo Sacra Rappresentazione, diretto da Francesco Fratini, e i parroci stanno curando in modo particolare la partecipazione delle persone alla Via Crucis, momento culmine dell’evento. Il ruolo di Gesù sarà interpretato dal giovane Luigi Ciancaleoni.
A Bevagna, a partire dalle 20, c’è la processione del Cristo Morto, la cui origine è anteriore al 1500. I personaggi, tutti rigorosamente in costume, sono i tre Crociferi (rappresentanti il Cristo vestito di rosso e i due Ladroni vestiti di nero), la Maddalena e la Veronica, la Confraternita della Misericordia (40/50 persone che indossano un camice nero e una cintura viola), le tre Marie. I Crociferi hanno in testa una corona di spine, al collo una corda, ai piedi scalzi una catena.
Il giorno di Pasqua, a Bevagna, alle 11, si terrà invece la cosiddetta Corsa del Cristo Risorto,
con quattro appartenenti alla Confraternita che porteranno in spalla la statua del Cristo Risorto dalla Chiesa del Seminario a quella di San Michele. Nel momento in cui il sacerdote intonerà il Gloria, la statua del Cristo verrà portata di corsa lungo la navata centrale della chiesa e deposta sopra una base, di fronte all’altare.
Nella vicina frazione di Cantalupo, il giorno di Pasqua, alle 16.30, ha invece luogo la Rinchinata, antica tradizione di carattere religioso e folcloristico insieme. La manifestazione consiste nell’incontro delle statue del Cristo e della Madonna, sorrette da portatori. Nel momento in cui avviene l’inchino (i portatori si inchinano provocando il contatto fra le due statue), le campane della chiesa suonano a festa, mentre la folla numerosa applaude calorosamente.
Anche a Montefalco saranno numerosi gli eventi in vista della Pasqua, a cominciare dalla rievocazione della passione del Venerdì Santo in programma, alle 21, nella chiesa di San Bartolomeo con la drammatizzazione di alcune scene della Passione di Gesù Cristo. Al termine, recita della Lauda di Jacopone da Todi, “Pianto della Vergine”. Al Santuario Madonna della Stella, alle 21, ci sarà la solenne Via Crucis mentre Sabato Santo, alle 22.30, nella chiesa di San Bartolomeo ci sarà il Gloria del Cristo Risorto, la rievocazione di una antica usanza di tradizione religiosa e popolare per cui al Gloria della santa messa della veglia pasquale, la stupenda statua lignea settecentesca del Cristo Risorto, tra scoppi di mortaretti e squilli di trombe, irrompe improvvisamente nella Chiesa di San Bartolomeo che, come d’incanto, si incendia di luci mentre si sciolgono le campane di tutti i campanili della città. La statua del Cristo viene portata a spalla, di corsa, fino ai piedi dell’altare da uomini che indossano i camici e le cappe delle Confraternite. Gli ostiari attendono al difficile compito di spalancare, con perfetto sincronismo, d’un colpo, i battenti della grande porta della chiesa.
A Spello invece la Via Crucis è d’autore, con un itinerario religioso da percorrere per rievocare la sofferenza del Cristo e per scoprire l’arte dei pittori tra le piazzette e le vie del centro storico. La manifestazione, giunta alla XV edizione e in programma dal 3 al 7 aprile, è promossa dal Comune di Spello, Pro Loco IAT e Collegiata Santa Maria Maggiore con la direzione artistica del maestro Elvio Marchionni. Evento clou è la processione del Venerdì Santo quando la città storica diventa uno spazio espositivo per raccontare la Passione di Cristo: le XIV stazioni sono motivo d’ispirazione per artisti che per l’occasione realizzano dipinti da collocare in alcuni siti della città antica, corrispondenti all’iconografia cattolica con la quale ogni anno vengono ricordate le tappe del Cristo condannato a morte verso il Monte Getzemani. Le soste davanti ai quadri per ascoltare il messaggio evangelico rappresenteranno quindi un momento unico di spiritualità, emozione, partecipazione e cultura. Il tutto sotto la direzione dell’artista spellano di fama internazionale Elvio Marchionni.