Gara servizi socio-sanitari, Coletto: ” E’ un bando ponte”. Bianconi: ” Manca un progetto tecnico, chi garantisce ?”
Continua a far discutere la gara sulla gestione dei servizi socio sanitari dell’ Usl Umbria 2.In questi giorni sono stati in molti ad esprimere preoccupazione e dubbi sulla scelta fatta, soprattutto in riferimento alla procedura del “massimo ribasso”. Questa mattina la vicenda è stata affrontata e discussa in Consiglio Regionale dove il consigliere di minoranza Vincenzo Bianconi ha presentato una interrogazione sulla ” tutela dei lavoratori e garanzia di qualità dei servizi per gli utenti”. Bianconi ha ricordato in Aula che ” nell’avviso di gara si farebbe riferimento al massimo ribasso, dove la Usl 2 non avrebbe chiesto ai partecipanti elementi qualitativi per valutare le imprese concorrenti e la qualità del progetto. La competizione sarebbe quindi centrata solo sul prezzo e quindi sul ribasso che le imprese effettueranno”. Un affidamento che dovrebbe durare solo sei mesi, rinnovabili al massimo per ulteriori sei. ” Tutto ciò – denuncia Bianconi – consoliderebbe la rotazione di centinaia di lavoratori sociali compromettendo il rapporto che si instaura nel tempo tra gli utenti e gli operatori. Un sistema che aumenta la precarietà dei lavoratori e non riconosce premialità ai professionisti che in questi mesi di pandemia sono stati in prima linea”. L’assessore alla sanità Luca Coletto ha risposto che ” la procedura per l’affidamento dei servizio socio-sanitari è una gara ponte, necessaria per l’impossibilità di ulteriori proroghe degli attuali gestori, fino all’aggiudicazione della gara pluriennale che è stata già bandita. La procedura ponte non è aggiudicata secondo il criterio del prezzo più basso, ma dall’offerta più vantaggiosa, dove la componente tecnica ha un peso preponderante rispetto a quella economica. Il livello inderogabile della qualità di prestazione è stato fissato, ad esempio, con punteggi crescenti per operatori con esperienza in base agli anni di servizio e all’esperienza dell’operatore in servizi identici negli ultimi 5 anni. Inoltre possono partecipare alla gara solo operatori con determinate capacità tecniche e professionali”. Bianconi ha replicato che “un bando come questo non può non richiedere ai partecipanti un progetto tecnico dei servizi e non può non prevedere un sopralluogo. Un bando ponte non può essere organizzato per servizi alla persona. Si entra nella vita di centinaia di lavoratori e migliaia di utenti”.